Snam, che ha pubblicato i risultati ieri, ha chiuso il 2020 con un incremento dei ricavi e dei principali indicatori economici nonostante l’esercizio abbia subito in pieno le conseguenze dell’epidemia da Covid: i ricavi sono saliti di oltre il 6%, così come l’utile netto, mentre il dividendo è in crescita del 5%. Ai risultati ha contribuito anche un attento piano di efficienza e il contenimento dei costi dopo le misure di lockdown. È salito invece il debito netto che però è stato influenzato sia dall’effetto delle acquisizioni, per oltre 500 milioni di euro, sia da investimenti per oltre un miliardo di euro. Gli investimenti sono stati finanziati anche da due “transition bond” per un importo complessivo di 1,1 miliardi di euro. È questo forse il dato che merita un approfondimento.
Gli investimenti sono saliti del 20% recuperando gli inevitabili rallentamenti subiti nella prima parte dell’anno quando le restrizioni, soprattutto in primavera, hanno causato ritardi. Tra i progetti completati rientra il “TAP”, il gasdotto che collega la frontiera greco turca con la Puglia passando per Grecia e Albania; il gas, infatti, rimane fondamentale nell’ottica della transizione energetica ed è l’unica fonte energetica fossile per cui si prevede una crescita nel medio periodo in attesa che la rivoluzione verde venga completata.
L’impegno sul fronte della transizione energetica ha portato alla creazione di una nuova business dedicata all’idrogeno con cui la società intende promuovere e presidiare nuove tecnologie, come dimostra l’acquisizione di una partecipazione in De Nora, e avviare nuove sperimentazioni. L’obiettivo è quello di creare una piattaforma di aziende all’avanguardia nella transizione energetica per essere davanti su una frontiera tecnologica in cui verranno investiti decine di miliardi di euro soprattutto su impulso dell’Unione europea. È utile ricordare che l’Ue intende investire oltre 300 miliardi di euro in un programma di transizione energetica decennale. In questo scenario la prospettiva di Snam, al 2050, è di trasportare gas interamente decarbonizzato e rendere l’Italia un hub europeo dell’idrogeno.
L’impegno invece sull’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile ha portato alla creazione di “Renovit” che si propone come la nuova piattaforma per promuovere l’efficienza energetica di condomini, aziende e Pubblica amministrazione. Nuovi progetti sono stati lanciati anche nell’ambito del biometano.
Nei prossimi anni Snam sarà invece impegnata su un piano di investimenti da 7,4 miliardi di euro concentrato sia sulle infrastrutture regolate, sia alle attività legate alla transizione energetica. Il 50% degli investimenti previsti è dedicato a sostituzioni e sviluppo degli asset con standard compatibili con l’idrogeno.
Snam è quindi un pezzo importante del sistema Paese in una fase decisiva in cui si cerca di cambiare il mix energetico privilegiando fonti rinnovabili e green.
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