Il decreto interministeriale 118 del 2023 è diventato finalmente attivo ed è in grado di favorire, tramite social bonus 2023, persone fisiche, imprese, società ed enti non commerciali che effettuano donazioni a enti del terzo settore. Questi saranno beneficiati da un credito di imposta volto a promuovere la collaborazione tra privati intenzionati a privilegiare attività di promozione sociale con un particolare interesse pubblico, ad esempio il recupero di immobili pubblici abbandonati oltre alla necessaria riconversione dei beni confiscati alla mafia e a tutte le criminalità organizzate.mVediamo insieme nel seguente articolo di cosa si tratta.
Social bonus 2023: a quanto ammonta il credito d’imposta
Il credito d’imposta è elargito mediante il social bonus 2023 corrisponde al 65% per i privati al 50% per le imprese, calcolato sulle somme effettivamente donate. Questo credito era già stato elargito dal governo negli anni precedenti ed è stato riconfermato anche dal governo meloni nel 2023. Si tratta di un contributo che non prevede ulteriori deduzioni e detrazioni per le erogazioni liberali. Si tratta di una metodologia volta a destinare i fondi in donazione per il recupero di beni immobili e mobili con un fine di pubblica utilità, è possibile per questo creare degli spazi di aggregazione per i giovani oppure centri per prevenire la dispersione scolastica.
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali sarà chiamato a decidere sui progetti presentati sulla base di attività di recupero di beni immobili pubblici inutilizzati e beni confiscati. Questi beni dovranno dunque essere utilizzati per scopi di interesse generale e senza fini commerciali e sviluppo ogni anno gli enti possono presentare troppe soggetti in tre scadenze: il 15 gennaio, il 15 maggio il 15 settembre.
Social bonus 2023: come presentare il progetto
Sono dunque tre le date previste durante l’anno fiscale in cui sarà possibile presentare i progetti per poter utilizzare il credito d’imposta previsto dalla legge di bilancio e dal relativo decreto attuativo, questo potrà essere utilizzato in tre esercizi fiscali ed è riconosciuto a coloro che effettuano donazione utilizzando sistemi di pagamento tracciabili, con una causale specifica che riporti in riferimento al social bonus e all’ente del terzo settore beneficiario delle erogazione. I soggetti titolari di reddito di impresa potranno utilizzare il modello di compensazione attraverso il modello F24 utile per la dichiarazione dei redditi.
La novità è che le donazioni potranno essere dichiarate nello stesso periodo in cui viene effettuata la donazione e dunque non aspettare la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo. Il social bonus 2023 rappresenta un’opportunità per il recupero del patrimonio immobiliare pubblico in disuso o la riconversione di tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata per un fine volto al rafforzamento delle attività collettive attraverso l’utilizzo dei beni comuni e il potenziamento dunque della promozione sociale. Le donazioni dei privati e delle imprese rappresentano una leva per la crescita e la riqualificazione del terzo settore.