Dal 1° settembre arriva la social card 2024 con tante novità importanti per i beneficiari della misura. Per riuscire a garantire degli incentivi importanti (e non solo economici) il Governo ha aggiunto 100 milioni di euro oltre ai precedenti 500 milioni già finanziati nell’ultima Manovra di Bilancio.

La social card è una misura che viene elargita a quelle famiglie italiane con un ISEE basso. L’incentivo contiene delle novità importanti: l’aumento a 500€ e gli sconti extra che permettono di poter aumentare il potere d’acquisto.



Social card 2024: come funzionano gli extra sconti

La social card 2024 è stata presentata direttamente dal ministro del lavoro e politiche sociali (Marina Elvira Calderone) e dal Ministro dell’agricoltura dell’Italia Francesco Lollobrigida.

Prima di tutto ci teniamo a parlare dell’aumento di quest’anno. Rispetto alla versione precedente questa nuova misura permette di godere di 40,3€ in più totalizzando così 500 euro per ciascun contributo.



Inoltre è stata incrementata la lista dei prodotti da poter comprare: dagli ortaggi surgelati ai beni IGP e DOP, dai prodotti da forno alla carne e tonno in scatola, oltre che acquistare i beni di prima necessità, gli abbonamenti per i mezzi pubblici e il carburante.

Non è necessario inviare alcuna domanda dato che sarà l’INPS stessa ad individuare i beneficiari della social card 2024. Mentre la comunicazione sarà inviata tramite un SMS dal proprio Comune italiano di residenza.

Sconti extra e scadenze

Il ministro dell’Agricoltura e Federdistribuzione hanno siglato un accordo importante prevedendo il 15% di sconto extra per coloro che sono beneficiari della misura. Per poterne usufruire è necessario accertarsi di quali siano gli enti convenzionati (salvo le pompe di benzina per la quale non esiste alcuna convenzione).



Va tenuta in considerazione soprattutto la scadenza. Per non far decadere i benefici della social card occorre fare un primo pagamento entro il 16 dicembre 2024 mentre il plafond residuo non dovrà essere “conservato” oltre il 28 febbraio 2025 (pena la perdita complessiva dei fondi).