Gli Stati Uniti hanno ufficialmente avviato la guerra contro i social network, definendoli dannosi per la salute, equiparandoli quindi alle sigarette, all’alcol e alle droghe. Dopo la battaglia iniziata l’anno scorso dal sindaco di New York, ben 42 stati USA hanno chiesto al governo centrale di apporre una sorta di “etichetta”, appunto “nuoce gravemente alla salute” come quella che si trova ad esempio sulle sigarette, per meglio precisare quali siano i risvolti di un utilizzo senza controllo dei social, soprattutto da parte dei più giovani.



In prima fila fra gli stati che hanno presentato questa proposta, come riferisce il Corriere della sera, troviamo lo stato di New York, proseguendo quindi quanto già annunciato dal “major” della Grande Mela, ma anche la California, il New Jersey, il Colorado e molti altri ancora, tutti convinti della pericolosità degli spazi sociali.



SOCIAL DANNOSI ALLA SALUTE: “GRAVI PROBLEMI AGLI ADOLESCENTI”

Lo scorso mese di giugno il capo della sanità americana, Vivek Murthy, aveva sottolineato come i social fossero sempre più associati ai disturbi mentali dei più giovani, e fu proprio in quell’occasione che si parlò per la prima volta di una possibile legge a tutela degli adolescenti americani, che negli ultimi anni, complice anche la pandemia di covid, hanno manifestato sempre di più i sintomi di ansia e depressione.

Da sempre si oppongono a questa visione i protagonisti dell’industria tech, a cominciare da Mark Zuckerberg, numero uno di Meta nonché inventore di Facebook, che proprio in queste ore ha rilasciaot un’intervista ad un podcast, spiegando di non essere più intenzionato a chiedere scusa ogni qual volta si accusano i social di disinformazione. Non è ovviamente la prima volta che il capo di Meta esce allo scoperto, anche perchè nel corso degli ultimi anni Facebook e le sue piattaforme sono state spesso e volentieri finite nel mirino, a cominciare dall’ultimo scandalo, quella della censura sul covid nel 2020, così come richiesto dal governo dopo pressioni.



SOCIAL DANNOSI ALLA SALUTE, LA MOSSA DELL’AUSTRALIA

E Zuckerberg dovrà ora difendersi anche dal governo australiano, visto che il parlamento della terra dei canguri ha proposto una legge per vietare le fake news, i contenuti falsi, circolanti sempre sui social. L’idea è quella di multe pari ad un massimo del 5% dei ricavi globali dell’azienda, nel caso in cui tale legge non venisse rispettata, e la normativa è stata introdotta in vista delle elezioni che si terranno nel 2025, l’anno prossimo, e temendo possibili fake news elettorali circolanti appunto sui vari social network più diffusi.

Un altro obiettivo è quello di bloccare la disinformazione che potrebbe essere dannosa alla salute dell’uomo, soprattutto tramite la pubblicazione di materiale che inciti alla violenza e all’odio. L’Australia aveva tentato di far approvare una legge simile già nel 2023, ma il tutto era stato bloccato ed ora un nuovo tentativo: andrà a buon fine questa volta?