I social inquinano e vanno usati con parsimonia, anche e soprattutto nell’invio di immagini: è quanto ha affermato il ministro della Transizione ecologica nell’ambito di una videoconferenza, durante la quale si è rivolto a 17mila studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, chiedendo loro di soppesare con cura l’esigenza di trasmettere contenuti multimediali. “Inquinano troppo, quando mandate inutili fotografie pensate al costo ambientale che hanno. Quello che fate vi sembra gratis perché in realtà il prodotto siete voi. Tutte le tecnologie, se non sono utilizzate con sobrietà, possono diventare deleterie”.



Stando al paragone allestito da Cingolani, qualora il web fosse una nazione, sarebbe al quarto posto per emissioni di CO2, alle spalle di Cina, Stati Uniti d’America e India. Non solo: il traffico aereo produce il 2% delle emissioni di anidride carbonica a livello globale, mentre il traffico connesso alla rete ne produce il doppio (4%), di cui la metà proviene dall’utilizzo intensivo dei social media.



SOCIAL INQUINANO, CINGOLANI: “BISOGNA INIZIARE A MISURARE”

Nel prosieguo del suo dialogo con gli studenti, riporta il “Corriere della Sera”, il ministro Cingolani ha evidenziato l’importanza capillare dell’utilizzo di internet: “Una foto da un megabyte equivale a lasciare accesa una lampadina per 33 minuti. Inoltre, soltanto lo streaming video genera quattro tonnellate di CO2: una quantità superiore a quella prodotta dall’intera Spagna e poco meno dell’1% delle emissioni mondiali”.

Inoltre, l’anidride carbonica emessa inviando una mail è pari a quattro grammi, di poco superiore rispetto a un messaggio su WhatsApp o su Facebook Messenger, ma “se si allega un’immagine al messaggio, il ‘peso’ sale a 50 grammi di CO2. E la stima delle emissioni di CO2 generate da ogni utente di internet? Circa 400 grammi di anidride carbonica, pari a due chilometri percorsi con un’auto a benzina”. Questa è la ragione per cui Cingolani ha concluso il proprio intervento asserendo che per arrivare a una qualsiasi possibile soluzione, bisogna iniziare a misurare.