Il partito socialdemocratico di Svezia, che finora ha rifiutato l’adesione alla NATO, sta rivedendo la sua politica di sicurezza internazionale alla luce dell’invasione della Russia in Ucraina. Come sottolinea l’agenzia di stampa internazionale “Reuters”, i socialdemocratici hanno costantemente respinto le richieste di entrare nella NATO, sostenendo che il mancato allineamento militare non ha creato problemi al Paese. Tuttavia, una Russia sempre più bellicosa ha forzato un ripensamento in tutto lo spettro politico sia in Svezia che nella vicina Finlandia, anch’essa mai entrata all’interno della NATO.
“Quando la Russia ha invaso l’Ucraina, la posizione di sicurezza della Svezia è cambiata fondamentalmente”, hanno asserito i socialdemocratici in una dichiarazione diffusa a mezzo stampa. Il quotidiano “DN” ha citato il segretario del partito socialdemocratico Tobias Baudin, il quale ha candidamente asserito che la revisione sarà completata prima dell’estate. Anche la Finlandia dovrebbe delineare il suo percorso riguardo alla NATO nelle prossime settimane.
SVEZIA, SOCIALDEMOCRATICI DICONO DI SÌ ALL’INGRESSO NELLA NATO?
I socialdemocratici di Svezia hanno riaffermato la loro politica di non alleanza militare nel novembre dello scorso anno e la loro posizione è universalmente ritenuta il più grande ostacolo alla domanda di adesione alla NATO: “I socialdemocratici sono la chiave per l’adesione“, ha detto Peter Esaiasson, professore di scienze politiche all’Università di Gothenburg.
I socialdemocratici hanno inoltre fatto sapere che la revisione era più di una semplice discussione sull’adesione o meno della Svezia alla NATO ed era tesa a dare ai membri l’opportunità di formulare opinioni su tutti gli aspetti della politica di sicurezza. Il primo ministro Magdalena Andersson e la direzione del partito potrebbero ancora decidere di chiedere di entrare nella NATO senza l’appoggio dei membri “se la necessità di una diversa politica di sicurezza emergesse durante il processo (di revisione)”, hanno detto i socialdemocratici.