Sofia Goggia è una delle atlete che più hanno dato lustro all’Italia, in quest’ultimo periodo di gare mondiali. La sciatrice alpina – oggi ospite al Chi Summert Tour di Cortina d’Ampezzo – è stata anche una delle promotrici della candidatura di Milano a sede delle Olimpiadi Invernali 2026. Un sogno che alla fine si è realizzato, grazie al contributo suo, di Michela Moioli, Arianna Fontana e di altri personaggi noti del mondo dello sport. Nei giorni scorsi è arrivata l’ufficialità: a Losanna, in Svizzera, era presente anche lei, per portare la sua testimonianza forte di tanti traguardi e tante esperienze positive in giro per il mondo. Sofia si è qualificata campionessa in discesa libera a PyeongChang (Corea del Sud), ma adesso non si ferma e guarda già al futuro. Nel suo orizzonte, infatti, le olimpiadi “italiane” vengono al primo posto.



La testimonianza di Sofia Goggia sul “sì” a Cortina 2026

“Quello che ho provato in Corea vincendo l’oro olimpico è stato magnifico e fortissimo, ma ciò che ho potuto vivere a Losanna è stato intenso, profondo ed estremamente appagante. È stato un vero onore e sono davvero orgogliosa di aver dato, nel mio piccolo, assieme alla mia fedele amica e sorella Michela Moioli, un contributo al mio Paese oltre al ruolo di atleta che quotidianamente ricopro”. Lo scrive Sofia Goggia nella lettera aperta pubblicata da Oasport.it. “A Losanna, in quella sala ovale del Convention Center, ho assistito a qualcosa di nuovo, potente e quasi incredibile per i canoni e per lo stereotipo di italianità a cui forse tutti siamo abituati. Ho avuto la possibilità di ammirare persone competenti, concentrate e altamente preparate, pronte a dare risposte chiare e concise in un impeccabile inglese dinnanzi a qualsiasi eventuale domanda pervenuta dal Cio”.



Sofia Goggia: “Le Olimpiadi? L’ambizione più grande”

Prosegue Sofia Goggia: “Mi sono sentita essere parte integrante di una bellissima e variegata orchestra, composta da strumenti tutti diversissimi e altamente eterogenei tra loro, guidati non da un Maestro, bensì da una collettiva e forte, fortissima volontà volta a creare, in totale e piena armonia, una magnifica sinfonia. Questa è l’Italia che ho visto. Questa è l’Italia di cui vado estremamente fiera. Questa è l’Italia che vorrei. Questa è l’Italia che mi piace”. Nel 2026, la Goggia non sarà più giovanissima. Ma il suo obiettivo è sempre e comunque mettercela tutta: “L’Olimpiade costituisce l’ambizione più grande di ciascun atleta; poter arrivare a farle a 33 anni, da atleta però ancora performante, mi lusingherebbe e costituirebbe un sogno, un sogno bellissimo. Vincere un oro è una cosa talmente irrealizzabile nell’io più profondo, che altro non puoi fare che sognare ancora di vincerlo, e non nego di avere già gli occhi su Pechino 2022“.

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