Nella puntata di ieri sera di Zona Bianca si è tornati a parlare di Gisella Cardia – meglio nota con l’appellativo di ‘Veggente di Trevignano’ – con l’importante supporto dell’avvocato Solange Marchignoli che difende la posizione della presunta veggente: partendo dalle ultimissime novità sul caso – però – pochi giorni fa la Procura ha convocato la donna per un interrogatorio di garanzia che la legale suppone essere collegato “alla denuncia per truffa da parte del signor Avella“; il tutto ricordando che solo quattro giorni fa – ovviamente il 3 ottobre – la Madonna sembra essere nuovamente comparsa, almeno secondo quanto racconta Gisella Cardia.



Entrando nel merito delle accuse, Solange Marchignoli ha spiegato che qualche anno fa “la moglie [del signor Avella] ebbe un incidente stradale che non le ha causato alcuna lesione ed essendo molto credenti decisero di donare quanto ricevuto dall’assicurazione alla Madonna di Trevignano“, per un ammontare complessivo di circa “100mila euro” che Gisella Cardia – assicura la legale – “ha utilizzato per acquistare tutti quei beni che sono stati usati al Campo delle Rose“.



Solange Marchignoli: “Gisella Cardia non ha mai chiesto soldi al signor Avella”

Soffermandosi ancora un attimo sull’accusa di Avella mossa contro Gisella Cardia, Marchignoli ci tiene a mettere in chiaro che si è trattato di “una donazione spontanea” firmata di suo pugno “davanti ad un notaio, tanto che il signor Avella per anni ha sempre dichiarato che Gisella non gli abbia mai chiesto denaro”, salvo poi – infine – “cambiare il vento e gridare alla truffa”; ma resta fermo che la convocazione da parte della Procura “è un atto dovuto” che si ripete identico a fronte di ogni denuncia, ma non deve portarci a “gridare allo scandalo”.



“Il concetto è – conclude la Marchignoli -: Gisella ha chiesto denaro, ci sono stati raggiri al fine di ottenere denaro? Se non l’ha chiesto il caso è chiuso” e nonostante il Vaticano abbia negato le apparizioni, la legale precisa che “per il codice penale quello che dice il Vescovo o il Papa non ha nessuna importanza” fintanto che non c’è stata alcuna truffa; e conclude ribadendo che “la signora non riceve denaro e non lo usa personalmente”.