Soldati ucraini sparano alle gambe di militari russi ammanettati e fatti prigionieri. È quanto rivela un video choc pubblicato dal giornale tedesco Bild. Nel filmato si vedono soldati russi catturati che scendono da un furgone per poi essere feriti con colpi d’arma da fuoco agli arti inferiori. Uno in particolare si inginocchia sperando di non ricevere lo stesso trattamento, ma non viene affatto risparmiato. Il filmato è stato trasmesso nel notiziario online di ieri, col giornalista che commenta le immagini precisando che si tratta di “un video forte“, dove si vedono alcuni soldati bendati.



Secondo la Bild, sarebbero stati feriti 10 soldati russi in questo modo e i soldati autori di tali violenze sono ucraini e parlano russo ma con un accento ucraino. “Se quello che abbiamo visto fosse confermato si tratterebbe di un crimine di guerra commesso dalle truppe ucraine. Il presidente Zelensky dovrebbe spiegare e questi soldati renderne conto. Sappiamo che combattono per le loro famiglie, ma un simile comportamento schifoso non è comprensibile“, afferma il giornalista.



UCRAINA SI DIFENDE “VIDEO FALSI PER SCREDITARCI”

Inevitabilmente il video dei soldati ucraini che sparano alle gambe di militari russi è diventato un caso. Oltre al dettaglio dell’accento, è stata notata la mimetica ucraina, inoltre alcuni indossano al braccio la fascia azzurra delle truppe di Kiev. Invece i soldati colpiti alle gambe indossano divise russe. Ma per Valerii Zaluzhnyi, comandante in capo delle forze armate dell’Ucraina, si tratta di un filmato fake. “Le forze militari russe girano video falsi per screditare le forze armate dell’Ucraina“.



Il comandante ha ribadito, quindi, “che i militari delle forze armate ucraine e di altre legittime formazioni militari aderiscono rigorosamente alle norme del diritto umanitario internazionale“. Invece il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovych, ha fatto sapere che “il governo sta prendendo in considerazione (il video, ndr) molto seriamente e ci sarà un’indagine immediata“, perché – ha aggiunto – se risultasse vero, “si tratterebbe di un comportamento assolutamente inaccettabile“.