“Vai e stupra le ucraine, ma non dirmi nulla e usa i preservativi”. Questo quanto disse la moglie a un militare di Mosca. Ebbene: oggi il soldato russo in questione è stato catturato dalle forze di Kiev a Izyum, nell’oblast di Kharkhiv.
Come reso noto dall’ex deputato russo dissidente ora in esilio Ilya Ponomarev, il soldato russo catturato sarebbe un militare della Crimea ed è stato intercettato dalle truppe ucraine nel corso di un attacco. Un volto noto, dunque, considerando il clamore suscitato dall’intercettazione della conversazione tra lui e la moglie. Come ben sappiamo, nelle ultime settimane si sono moltiplicati i racconti e le testimonianze di violenze sessuali ai danni delle donne ucraine da parte delle truppe del Cremlino.
“Rideva degli stupri con la moglie”: soldato russo catturato a Izyum
Non si hanno ulteriori aggiornamenti sul soldato russo catturato a Izyum, ma ciò che sappiamo per certo è che la guerra si sta disputando molto anche a livello di comunicazione. Negli ultimi giorni si è parlato molto della mossa del governo ucraino di inviare alle famiglie russe le foto dei figli morti in battaglia. Una guerra psicologica ma anche mediatica.
Ha fatto parecchio scalpore un video circolato in rete e verificato dal New York Times in cui è possibile vedere alcuni militari ucraini che uccidono i prigionieri russi catturati in un villaggio a ovest di Kiev. E ancora massacri, eccidi e ogni tipo di violenza ai danni dell’aggredito, con donne e bambini vittime di attacchi aerei e non. Molti ucraini, infatti, sono stati giustiziati brutalmente, come registrato a Bucha, uno dei teatri di massacro principali di questa crisi.