Ha ucciso la moglie in camera da letto e poi ha chiamato i carabinieri confessando il terribile delitto: la notizia dell’ennesimo femminicidio arriva stavolta da Solero, in provincia di Alessandria. Niente faceva presagire la tragedia, non c’erano mai state denunce: la coppia ieri era rientrata dalla Sicilia, terra di cui erano originari, dopo la campagna dell’olio. Tra l’altro si era trasferiti da poco a Solero per via del lavoro di lei, insegnante di sostegno in una scuola media, invece uno dei due figli vivrebbe a Pisa, l’altro all’estero.



Al momento non è chiaro il movente: l’uomo di 63 anni, Giovanni Salamone, ha accoltellato la moglie, Patrizia Russo. Quando i soccorsi sono arrivati, purtroppo non c’era più nulla da fare per lei. Gli stessi vicini, con cui la coppia aveva diversi contatti, sono rimasti sorpresi quando hanno scoperto la tragedia. Il parroco di Solero, don Mario Bianchi, ha descritto il marito come un uomo molto riservato, la moglie invece molto solare e credente, una professoressa stimata.



FEMMINICIDIO A SOLERO: SI INDAGA ANCHE SUL MOVENTE

I conoscenti della coppia li descrivono come una coppia unita, cordiale, erano sempre insieme. Eppure, nella notte è avvenuta la tragedia, qualcosa che lo stesso sacerdote ha definito “incredibile e imprevedibile“. Inoltre, ha raccontato di vicini che poco dopo le sei del mattino sono stati svegliati dal trambusto e dall’arrivo dei mezzi di soccorso, oltre che dei carabinieri, quindi prima di ciò non avrebbero udito nulla che potesse insospettirli.

Il maggiore dei carabinieri del comando provinciale di Alessandria, Davide Sessa, ha spiegato che il movente è ancora da chiarire. “All’arrivo dei militari sono stati trovati nell’abitazione l’uomo e il cadavere della donna in camera da letto. L’arma è un coltello, ma non possiamo riferire ulteriori dettagli. Le indagini sono ancora in corso. Movente? Non possiamo dare ulteriori notizie, dobbiamo ancora approfondirlo“, le parole raccolte da La Stampa.