La Sardegna è pronta ad ospitare i turisti la prossima estate, con rigide misure anti-coronavirus. Nell’attesa dei mesi caldi, il governatore Solinas ha fatto presente che a breve dovrebbe arrivare una nuova ordinanza con l’obiettivo di allentare un po’ le restrizioni attualmente in vigore, sulla falsa riga di quanto già fatto da altre regioni, a cominciare dal Veneto: “La Sardegna – ha detto Solinas nel punto stampa di ieri, come si legge su quotidianosanità.it – grazie ai dati confortanti può anticipare gradualmente il ritorno alle relazioni sociali, pur con la massima cautela e protezione, così come la ripresa delle attività produttive primarie, come l’edilizia, i cantieri pubblici delle grandi opere che da soli occupano 35 mila persone, la cantieristica nautica, l’accesso e manutenzione delle seconde case”. Nella nuova ordinanza, fa sapere il numero uno della Sardegna, ci sarà “un allentamento delle misure relative a parchi, giardini, aree verdi dove i cittadini potranno tornare a svolgere attività fisica o una semplice passeggiata, potranno riprendere a giocare i bambini, dove i diversamente abili potranno nuovamente trascorrere del tempo all’aria aperta dopo settimane così stringenti”. Il tutto, ovviamente, indossando mascherine, guanti e rigidamente distanti dagli altri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SOLINAS “ESTATE IN SARDEGNA? SERVE PASSAPORTO SANITARIO”

Estate in Sardegna? Per trascorrere una vacanza sull’isola sarà necessario prima esibire l’esito negativo di un tampone. Il piano del governatore Solinas prevede di fatto l’istituzione di un “passaporto sanitario” che accerti di non essere infetti da coronavirus. Solinas, come riportato da Il Fatto Quotidiano, ha spiegato che il traffico passeggeri nei porti e negli aeroporti sardi resterà chiuso ancora per “qualche settimana”, poi avrà ufficialmente inizio la stagione estiva, ma a determinate condizioni: “Credo sia necessario mantenere il blocco – ha spiegato il governatore – per avere il tempo di realizzare nelle porte d’accesso, cioè gli scali, un sistema di controlli in grado di garantire il mantenimento di una immagine di Isola poco toccata dal contagio“. Il sistema di controlli che la Regione sottoporrà all’attenzione del governo è stato così sintetizzato da Solinas: “Chiediamo che chi voglia prendere una nave o un aereo presenti con la carta d’imbarco e il documento d’identità un certificato di tampone negativo rilasciato da un qualsiasi laboratorio abilitato non oltre sette giorni prima della data di partenza“.



“ESTATE IN SARDEGNA? TAMPONE SETTE GIORNI PRIMA PARTENZA”

La riapertura graduale della Sardegna avverrà dal mese di giugno, ma i controlli “prima” della partenza non saranno gli unici a cui i visitatori saranno sottoposti: “Una volta arrivati in Sardegna, i passeggeri si dovranno sottoporre a un test rapido che eseguiremo negli scali, e poi scaricare la app che ci consenta di tracciare gli spostamenti e i contatti per circoscrivere sul nascere eventuali focolai ed evitare una nuova diffusione“. Un piano, quello della Regione, che verrà sperimentato nel mese di maggio mediante una prima apertura degli scali alla sola aviazione generale, cioè voli piccoli e privati “che ci consentano di sperimentare su piccoli numeri questo modello“. Nel frattempo i sardi potranno tornare ad una parvenza di normalità prima degli italiani del “continente”. Solinas ha infatti annunciato per questa settimana l’adozione di un’ordinanza per “allentare le misure relative a parchi, giardini, aree verdi dove i cittadini potranno tornare a svolgere attività fisica o una semplice passeggiata, potranno riprendere a giocare i bambini, dove i diversamente abili potranno nuovamente trascorrere del tempo all’aria aperta dopo settimane così stringenti“.

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