SOLINAS SI RITIRA UFFICIALMENTE DALLE REGIONALI SARDEGNA 2024: ECCO IL MOTIVO

Il Governatore uscente della Sardegna Chirstian Solinas si è ritirato ufficialmente alla corsa per le Elezioni Regionali del prossimo 25 febbraio 2024: dopo le polemiche per il mancato accordo nel Centrodestra tra Lega e FdI, e dopo soprattutto l’indagine a suo carico scattata dai pm di Cagliari a pochissimi giorni dalla presentazione delle liste, il leader del Partito Sardo d’Azione (Psd’az) ha sciolto le ultime riserve e nel Consiglio nazionale del partito dei Quattro morti ha annunciato il ritiro dalla campagna elettorale. Con questa mossa politica, il Partito sardo d’azione rientra ufficialmente nella coalizione di Centrodestra e farà campagna elettorale per il candidato unico Paolo Truzzu, uomo FdI in Sardegna e sindaco di Cagliari.



«Il consiglio nazionale del Psd’Az, dopo ampio dibattito, ribadito il valore della continuità rispetto al buon governo espresso nell’ultimo quinquennio a guida sardista della Regione e valutato il preminente interesse dei sardi e della Sardegna a vedere completati i percorsi di riforma e i programmi avviati – spiega in una nota il presidente Psd’az Antonio Morodelibera di confermare, sulla base dei punti programmatici già concordati, l’accordo programmatico con il centrodestra civico e sardista». Inoltre, il segretario nazionale Christian Solinas al fine di favorire l’unità e la continuità della formula politica di governo del centrodestra civico e sardista, «ha ritirato la propria ricandidatura alla guida della Regione», confermano dal partito dopo il Consiglio di sabato scorso.



Solinas insomma si fa da parte, senza rompere l’asse in Sardegna e preservando l’unità del Centrodestra anche a livello nazionale: in una doppia intervista al “Corriere della Sera” e alla “Stampa”, il Governatore sardo spiega di non volersi togliere “sassolini” («meglio cambiare le scarpe che dedicarsi ai sassolini») ma qualche stoccata la lancia: «ho pagato io per intero il prezzo dell’unità (del Centrodestra, ndr), anteponendo il valore della continuità della formula di governo alla mia persona». Solinas spiega di essersi sacrificato per il bene della coalizione e anche perché è «prevalsa una logica di rapporti di forza un Cencelli muscolare, non la politica». Nella duplice intervista, il Presidente eletto 5 anni fa alla guida della Sardegna sottolinea di aver ritirato la sua ricandidatura «per favorire la ricomposizione di una formula politica che desse possibilità di continuità a tante azioni avviate in questo quinquennio. Lascio una Sardegna migliore sotto tutti gli indicatori certificati da enti terzi».



CHRISTIAN SOLINAS FARÀ CAMPAGNA PER TRUZZU: “SACRIFICATO DA UN CENCELLI MUSCOLARE. SENZA L’INDAGINE CHISSÀ…”

Alla “Stampa” è ancora Christian Solinas a rispondere a chi ritiene che la Lega di Salvini lo abbia abbandonato dopo la notizia delle indagini per corruzione a suo carico lo scorso 17 gennaio, non sostenendo a quel punto la sua candidatura e lasciando la Sardegna al candidato FdI Truzzu: «Io farò campagna elettorale per il Psd’Az e quindi per Truzzu. Il sacrificio della mia persona è stato fatto per scommettere sulla continuità dei punti programmatici». Negli scorsi giorni Fratelli d’Italia ha lasciato un comunicato ufficiale in cui ha giudicato positivamente l’operato di Solinas in Sardegna anche se al Governatore non è piaciuto l’intervento del sindaco di Cagliari quando ha parlato di «correggere alcuni errori»: «Credo ci sia qualcosa da rivedere nelle parole di Truzzu. In questi giorni non ci siamo sentiti. Ho parlato con Meloni, mercoledì. Abbiamo discusso dell’esigenza di dare continuità al buon governo di questi cinque anni».

Solinas allontana per il momento l’ipotesi di candidarsi alle Europeenon è nei miei programmi. Non mi ricandido nemmeno alle regionali e dopo tanti anni di impegno civico e politico penso di riprendere i miei spazi e dedicarmi come segretario al mio partito») ma spende una parola per il leader della Lega e vicepremier: «non mi sento scaricato da Salvini. In politica può accadere che non si riesca a raggiungere un obiettivo, Salvini ha difeso la ricandidatura degli uscenti e così anche Forza Italia, il rammarico è più per modalità e tempi». E qui il riferimento va direttamente all’indagine contro Solinas della Procura di Cagliari: «Sono arrivate a cinque giorni dalla presentazione delle liste, credo ci sia una particolare coincidenza di tempi e modi. Non sarebbe cambiato nulla dal punto di vista giuridico se fossero arrivate dopo il voto, avrebbero consentito di chiedere direttamente ai cittadini una valutazione dell’operato del mio governo. Davanti a questa vicenda ho ritenuto di fare un passo di lato». Certo, conclude Solinas al “Corriere” senza questa indagine e «se non avessi subito a cinque giorni dalla presentazione delle liste un provvedimento particolarmente invasivo da parte della magistratura, non so come sarebbe andata a finire».