C’è l’Isis dietro l’attentato a Solingen: lo ha dichiarato lo stesso Stato Islamico, che in una dichiarazione riportata dalle agenzie di stampa Reuters e AFP ha rivendicato l’attacco in Germania tramite l’agenzia al-Amaq. L’aggressore, che è ancora in fuga, è un «soldato» dell’Isis che ha compiuto l’attentato in un «raduno cristiano» con l’obiettivo di «vendicare i musulmani in Palestina e ovunque». Nel frattempo, lo Spiegel riferisce di un’operazione nel centro profughi della città tedesca: la polizia è entrata con grandi forze e isolato l’area con una squadra di centinaia di persone.
Sulle ragioni di questa operazione non si sa nulla, perché un portavoce della polizia si è limitato a dire: «Abbiamo ricevuto informazioni e stiamo eseguendo misure di polizia». Comunque, è stata dispiegata anche una task force speciale, del resto si lavora su fronti diversi. Ad esempio, si stanno anche esaminando video sui social, perché si presume che ci sia un video che ritrae il crimine, ma servono riscontri in merito. Il materiale però non sarebbe adatto alla pubblicazione per una caccia all’uomo, poiché non è possibile identificare una persona specifica. (agg. di Silvana Palazzo)
“Oggi pugnalerò tutti”: caccia all’attentatore di Solingen
Il bilancio dell’attentato a colpi di coltello a Solingen, in Germania, è stato aggiornato a 3 morti e 8 feriti, di cui quattro in pericolo di vita, mentre nel frattempo continua la caccia al responsabile del massacro, che è ancora in fuga. Ma non è stato ancora divulgato l’identikit ufficiale del ricercato, in quanto, a detta degli investigatori, non sarebbe ancora possibile, anche se ci sono molte testimonianze. Infatti si parla di un uomo tra i 20 e i 30 anni, sportivo, con una barba corta ma folta, vestito di nero con un cappuccio, aggiunge Bild.
Per quanto riguarda il 15enne fermato, sono in corso verifiche perché è stato sentito parlare in maniera sospetta con un’altra persona proprio prima dell’attentato. «Oggi pugnalerò tutti», gli avrebbe detto una persona, secondo quanto raccolto dal giornale tedesco Focus.
Comunque, stando a quanto emerso dall’analisi dei video, l’autore avrebbe colpito direttamente alla gola. Per quanto riguarda l’attacco, non viene esclusa la matrice terroristica, anche se non è stato identificato un movente, ha precisato il procuratore di Dusseldorf. (agg. di Silvana Palazzo)
Avrebbe un “aspetto arabo” l’uomo che ha accoltellato tre persone in Germania
Nelle scorse ore a Solingen, in Germania, un uomo ha accoltellato dei passanti durante i festeggiamenti per i seicento cinquant’anni della città. Il drammatico episodio ha già fatto il giro della rete, mentre i media tedeschi parlano già di tre morti, tre feriti gravissimi e altre persone coinvolte nello scontro violento con il malvivente. Secondo quanto avrebbe riferito un testimone ai microfoni del quotidiano locale Solinger Tageblatt un uomo sarebbe caduto a terra ad un metro da lui.
Era certo fosse ubriaco, fintanto che attorno a lui non ha visto altre vittime, oltre alle raccapriccianti pozze di sangue a terra. Stando ai contributi di altri testimoni, l’aggressore avrebbe un “aspetto arabo” e sarebbe scappato dopo aver accoltellato i passanti. La polizia tedesca è intervenuta prontamente e avrebbe già lanciato un allarme su larga scala, dato che l’aggressore è fuggito.
Solingen sotto choc dopo l’aggressione in piazza che ha provocato almeno tre morti
Non è ancora del tutto chiaro cosa abbia spinto il malvivente ad aggredire la folla; polizia, pompieri e autorità sono al lavoro per scovarlo dopo la fuga. Uno degli organizzatori della celebrazione, Philipp Mueller, dopo aver appreso la gravità della situazione ha preso parola sul palco per mettere fine alla festa, invitando la folla sotto choc a lasciare la piazza lentamente.
La reporter del Solinger Tageblatt che seguiva l’evento ha confermato che l’atmosfera era inevitabilmente cambiata in piazza e che molte persone attorno a lei erano in stato di choc e in lacrime per quanto accaduto. Mentre scriviamo, un elicottero della polizia starebbe sorvolando l’area transennata, i soccorritori invece sono ancora impegnati nell’assistenza ai feriti.