Vivek Murthy, medico degli Stati Uniti originario dell’India, ha lanciato l’allarme per una nuova pandemia in corso, quella della solitudine. Non si tratta quindi di un virus, come riferisce l’edizione online di Repubblica, ma di una condizione psichica e sociale. Murthy non è un medico qualunque bensì il Surgeon general of the United States, leggasi il “Chirurgo generale”, nominato dal Presidente e confermato dal Senato. È il capo operativo del Public Health Service Commissioned Corps e di fatto è il principale portavoce in materia di sanità pubblica del governo federale degli Stati Uniti. La sua carica dura quattro anni, è al secondo mandato, e di recente ha coordinato il comitato covid di Biden, dopo essere stato nominato rappresentante Usa nell’esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità dallo stesso presidente Usa.



Nel corso di una “Strategia nazionale per promuovere la connessione sociale”, l’autorevole camice bianco ha spiegato che il Paese è colpito da “un’epidemia di solitudine e isolamento”. Il tema era già stato affrontato dallo stesso Murthy nel suo volume “Insieme: il potere curativo delle connessioni umane in un mondo fatto di solitudine”, e in cui lo stesso raccontava che circa la metà del popolo americano adulto vive in una condizione psichica difficile da lui denunciata. Inoltre, negli ultimi 50 anni i nuclei famigliari single sono raddoppiati e di certo la pandemia di covid non ha aiutato in tal senso, tenendo conto delle vittime e soprattutto dell’isolamento.



VIVEK MURTHY E LA PANDEMIA DELLA SOLITUDINE: “UNA SENSAZIONE DEL CORPO CHE…”

Murthy pone luce sulla questione dal punto di vista medico, sottolineando come l’isolamento possa creare una serie di problemi alla mente ma anche al corpo, leggasi Insonnia, alterazioni immunitarie, patologie cardiache, alimentari, algiche e ovviamente ansia, e infine, nei casi più gravi, depressione, dipendenze da alcol e sostanze.

Alcuni esperti si dicono convinti che chi vive in solitudine ha un rischio di morte prematura maggiore del 30%. “La solitudine – spiega Murthy – è come la fame o la sete. Una sensazione che il corpo ci invia quando qualcosa di cui abbiamo bisogno per la sopravvivenza viene a mancare. Ecco il motivo per cui ho lanciato l’allarme”. Speriamo che l’appello di Murthy non cada nel vuoto.