Il solstizio dei Massoni è andato in scena nelle scorse ore sul green del golf club “Sheraton” di Roma, riunendo 2.700 sorelle e fratelli giunti dal Sud e dal Nord del nostro Paese. A radunarsi è stata la Gran Loggia degli A.L.A.M. (Antichi Liberi Accettati Muratori), che si sono dati appuntamento per “sostenere la sfida del tempo, per essere costruttori di futuro”. Si tratta di un sodalizio ultrasecolare, dal momento che nacque nel 1910, a distanza di due anni dalla scissione dal Grande Oriente d’Italia, e tra le sue fila si registrò anche la presenza di Aldo Fabrizi e di Totò, oltre che di Gabriele D’Annunzio e di Hugo Pratt.



A fare il resoconto del solstizio dei Massoni è stato il quotidiano “La Repubblica”, che ha spiegato che il marchio tipico della Loggia consiste nel saluto a tre baci, oltre ai simboli canonici: grembiuli, candelabri, spade, medaglie. Tuttavia, “il grosso del party, piuttosto castigato nei modi almeno fino alla cena, è però a bordo piscina. Tra uno spritz e una birra, qualche nocciolina e due battute sul lavoro e sulle prossime promozioni. Su chi sarà il prossimo a raggiungere il 33esimo e ultimo grado della gerarchia degli Alam. Non si parla d’altro. Non c’è attualità che tenga. Le contorsioni della politica nostrana e il dramma dei bombardamenti sono lontani. Si parla piuttosto di simboli e del loro significato”.



SOLSTIZIO DEI MASSONI: “CI VOGLIONO PARAGONARE ALLA P2, MA QUI SI FA ALTRO”

Proprio “La Repubblica” ha raccolto le frasi di una sorella fresca di iscrizione e che, in cambio dell’anonimato, ha spiegato la filosofia alla base del rendez-vous e dei Massoni: “Ci vogliono paragonare alla P2, ma qui si fa altro. Si fa networking per avere promozioni sul lavoro? No, è un pregiudizio. Facciamo tanta beneficenza. Qui si viene per fare un percorso personale. Per illuminarsi”.

Il solstizio dei Massoni è proseguito quindi sino a notte inoltrata, in quantodialoghiamo per la costruzione della pace universale. Nel giorno del trionfo del sole, non possiamo permetterci di sottovalutare l’insidia delle ombre”.