Sono diverse le bufale legate al solstizio d’estate 2019 e che è interessante ritirare fuori con l’inizio della stagione estiva in questo 21 giugno. Tra queste la più ricorrente è il fatto che il primo giorno dell’estate sia quello più caldo dell’anno, in realtà non è così. Questo perché terra, oceani e atmosfera ci mettono un po’ di tempo a scaldarsi e rilasciare calore di conseguenza. Jagadheep D.Pandian spiega su Ask an Astronemer, come riportato da Wired: “Nell’emisfero settentrionale la quantità di calore ricevuta dalla Terra dal Sole aumenta lentamente quando ci avviciniamo al solstizio d’estate. Procedendo verso l’estate il calore ricevuto durante il giorno è maggiore di quello radiato durante la notte. Così la media delle temperature aumentano”. Tra le altre bugie c’è quelle che questo giorno cada sempre il 21 giugno, niente di più falso visto che l’estate nel 2020 e 2024, per esempio, arriverà prima e cioè il 20 giugno. (agg. di Matteo Fantozzi)



LA NASA E UNA SCELTA PARTICOLARE

La Nasa ha scelto una foto un po’ particolare per celebrare l’arrivo della stagione estiva con il solstizio d’estate 2019. Vediamo infatti la costa siciliana che comprende anche Punta Secca dove si trova la casa del Commissario Montalbano reso noto da Luca Zingaretti con una serie di successo tratta dai romanzi di Andrea Camilleri. Le immagini sono state riconosciute direttamente dall’agenzia spaziale americana come la foto astronomica del giorno. Marcella Giulia Pace, che fa parte dell’Unione Astrofili Italiani, ha commentato, come riporta TgCom24, con toni entusiastici: “Sicuramente questa è una grande soddisfazione, un risultato che ci ripaga dell’impegno di un anno. Ho fotografato il Sole ogni 10 giorni dalla stessa postazione, Gatto a Corvina a Marina di Ragusa, e allo stesso orario per un anno“. Il risultato è davvero sorprendente. (agg. di Matteo Fantozzi)



I PROVERBI PIÙ FAMOSI

Stagione estiva, oggi è il giorno del solstizio d’estate 2019: il 21 giugno apre le porte ad una delle fasi più amate dagli italiani, quella delle vacanze, del sole e del mare. E non mancano i proverbi che omaggiano questa stagione, qui ve ne riportiamo solo alcuni: «Tra maggio e giugno fa il buon fungo», «Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia (oppure april mal pensa)», «In giugno, in bene o in male, c’è sempre un temporale», «Quando imbrocca d’aprile, vacci col barile; quando imbrocca di maggio, vacci per assaggio; quando imbrocca di giugno, vacci col pugno». Anche scrittori e filosofi hanno dedicato pensieri alla stagione estiva, basti pensare alla celebre frase di Anton Vanligt: «In certe notti d’estate, perdersi con lo sguardo fra le stelle è uno dei modi più saggi di impiegare il proprio tempo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



ECCO COSA SUCCEDERÀ ALLE 17.54

Oggi è il 21 giugno, il giorno del solstizio d’estate nonché l’inizio della stagione estiva. Se potessimo catapultarci nello spazio, e osservare il nostro pianeta da migliaia di km di anni luce di distanza, alle ore 17:54 di questa sera lo vedremo esattamente diviso in due: il Polo Nord completamente illuminato, compreso tutto l’emisfero nord, e quello Sud invece completamente all’oscuro, compreso il relativo emisfero. Ovviamente la situazione si ribalterà il prossimo 21 dicembre, in occasione del solstizio d’inverno, quando il Nord sarà al buio e viceversa il Sud. Come ricorda Wired.it, i solstizi, gli equinozi e le stagioni non sono solo un’esclusiva del pianeta terra, visto che succede lo stesso su ogni pianeta presente nell’universo. Ad esempio accade qualcosa di simile su Marte, anche se le differenze con la nostra Terra sono nette, tenendo conto che sul pianeta dei marziani le stagioni durano il doppio rispetto a quanto accade sul nostro. Da sottolineare inoltre come il solstizio non capita sempre il 21 giugno, come ad esempio nel 2020 e nel 2024, quando l’estate inizierà un giorno prima. Inoltre, il solstizio estivo non è da confondere con il giorno più caldo dell’anno, che può accadere in qualsiasi giorno e che ovviamente non ha una data precisa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

IL GIORNO IN CUI INIZIA L’ESTATE

Oggi è il giorno in cui inizia l’estate e nel contempo è il giorno del solstizio estivo. Come vi abbiamo spiegato già nel focus qui sotto, la giornata odierna, 21 giugno 2019, sarà quella in cui avremo più ore di luce di tutto l’anno. Questo perché il sole tocca il suo punto più elevato nel suo cammino rispetto all’orizzonte. Da domani, poi, inizieranno ad accorciarsi le giornate, con il sole che ci accompagnerà molto ma molto lentamente verso le stagioni fredde. Ma da dove deriva la parola solstizio? Come ci ricorda l’edizione online del sito Quotidiano.net, dal termine in latino solstitium, che è l’unione fra “sol”, che significa “sole”, e “sistere”, che invece vuol dire “fermarsi”. In poche parole, significa che il sole sembra fermarsi nel cielo, regalandoci appunto il massimo della sua luminosità. Nel passato diverse città celebravano il solstizio estivo, attraverso dei riti legati al sole: il fatto che fosse nel suo punto più alto dell’anno, veniva considerato come l’inizio di una nuova fase della vita. Una pratica molto diffusa nelle popolazioni precolombiane nonché fra gli antichi greci. I Celti, invece, accendevano un falò il primo giorno d’estate, come omaggio per potenziare l’energia solare, mentre nella Cina antica si omaggiava l’energia Yang. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SOLSTIZIO D’ESTATE 2019, STAGIONE ESTIVA

Oggi, venerdì 21 giugno 2019 si entra nella stagione estiva e si celebra il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno in riferimento alle ore di luce e che segna l’inizio ufficiale dell’estate astronomica. Quest’anno il solstizio si verificherà nell’emisfero boreale alle 15.54 UTC (le 17.54 italiane). In quell’esatto momento, il sole raggiungerà la sua massima altezza sull’orizzonte dando il via all’estate astronomica. Sono numerose le tradizioni e gli eventi che di anno in anno si rinnovano in varie parti del mondo, dove questa data racchiude un significato simbolico molto importante e svariate credenze che uniscono il mito al folklore rendendo magico questo giorno. Per alcune culture, il solstizio d’estate segna in qualche modo il legame con i momenti di passaggio o legati alla fertilità. Ma questo evento ha anche un significato scientifico in quanto, come rammenta l’esperto Mario Giuliacci, coincide con il massimo spostamento apparente della nostra stella verso Nord e quindi verso le nostre latitudini. Infatti, durante il solstizio il piano dell’equatore celeste e l’eclittica sono a distanza massima ed il Sole raggiunge la massima altezza nell’emisfero nord e la minima in quello sud. Ecco perchè in tutti i luoghi che si trovano a 23°27′ di latitudine nord i raggi solari cadono al suolo perpendicolarmente aumentando così il numero di ore di luce e rendendo la giornata la più lunga dell’anno. In Italia le ore di luce sono circa 15 ed il bagliore solare sarà ben visibile fino ad un’ora e mezza dopo il tramonto.

SIGNIFICATO E TRADIZIONI

Il fenomeno del solstizio d’estate che da il via astronomico alla stagione estiva affonda le sue radici nell’antichità. Sono numerose le culture che per secoli ne hanno celebrato il suo arrivo con feste e ricorrenze pregne di significato. Per gli Antichi Romani, ad esempio, tale evento era collegato alla divinità Giano Bifronte ed erano soliti celebrarlo facendo bagni nelle correnti d’acqua naturali o camminando su fuochi accesi al fine di purificarsi. Certamente, il rito più famoso e conosciuto nel mondo legato al solstizio d’estate resta quello che si ripete annualmente in Inghilterra, a Stonehenge, il monumento preistorico situato nel Wiltshire. Oltre ad accogliere i seguaci delle religioni di origine celtica, questo luogo è divenuto nel tempo meta turistica che accoglie ogni anno molteplici viaggiatori e curiosi. La struttura si compone di monoliti usanti nell’antichità come calendario delle stagioni. Non a caso secondo molte tradizioni funge da vero e proprio osservatorio astronomico preistorico usato in passato per omaggiare solstizi ed equinozi. La dimostrazione della sua efficacia è ben evidente proprio nel giorno del solstizio quando un raggio di sole attraversa un trilite cadendo sull’altare centrale del sito archeologico. Secondo i credenti, quello che si ripete ogni anno rappresenta una sorta di “segno” celeste. Molti altri riti riconducibili al solstizio sono diffusi poi tra i popoli precolombiani in Sud America, ma anche in Polinesia, Indonesia e in alcune zone dell’Africa.