Scatta oggi, 21 dicembre 2020, il solstizio d’inverno, il giorno che segna la minor esposizione al sole del nostro emisfero, e nel contempo, l’inizio dell’inverno, la stagione più fredda dell’anno. L’evento del solstizio d’inverno, e nel contempo, della grande congiunzione fra Giove e Saturno, viene ricordato quest’oggi da Google con un Doodle speciale, e nel contempo, sul web si sprecano le frasi sul tema, come ad esempio questa dell’autore e sceneggiatore inglese Ben Aaronovitch, che un giorno disse: “In inverno ci si aggomitola intorno a un buon libro e si sogna tenendo lontano il freddo”.
Il simpatico Charlie Brown, personaggio dei fumetti disegnato da Charles M. Schulz, invece descrisse così l’inverno: “Le estati volano sempre… gli inverni camminano!”, a testimoniare come le stagioni fredde sembrino ben più lunghe rispetto a quelle calde. Infine, il pensiero del grande scrittore Paulo Coelho: “Quando ci sentiamo affranti e deboli, tutto ciò che dobbiamo fare è aspettare. La primavera torna, le nevi dell’inverno si sciolgono e la loro acqua ci infonde nuova energia”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SOLSTIZIO D’INVERNO, OGGI 21 DICEMBRE, FESTA DI YULE: TRADIZIONE GERMANICA E CELTICA
Le tradizioni nel mondo in occasione del Solstizio d’inverno sono molteplici. Tra le tante si rammenta anche quella che affonda le sue radici nella cultura germanica e celtica e che va a coincidere con la festa di Yule. Si tratta di una antica festa pagana nella quale affonda le sue radici anche il vicino Natale. Tale festa, secondo i racconti più accreditati, viene celebrata sin dal IV Secolo tra le popolazioni gotiche tedesche ed è strettamente connessa alla Caccia Selvaggia, al dio nordico Odino e all’anglosassone Mōdraniht. La festa di Yule viene generalmente collegata al periodo dell’inverno ed alle luci. Non a caso il solstizio d’inverno per le antiche popolazioni rappresentava un momento fondamentale in cui si facevano profonde preghiere e si sperava che arrivasse presto la stagione primaverile, onorando la “luce”. Durante questa celebrazione anche per questo venivano accesi fuochi e realizzati banchetti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
DALL’ANTICA ROMA A STONEHENGE, FESTE NEL MONDO
Il solstizio d’inverno è per antonomasia il giorno più corto di questo 2020 ma non per tutti. Lo sarà infatti per tutti i luoghi dell’emisfero boreale mentre sarà il più lungo per quelli dell’emisfero australe. Nel dettaglio, come evidenzia Dove, oggi a Roma si registreranno 9 ore e 7 minuti di luce, mentre a Milano saranno 8 ore e 46 minuti. Questo giorno rappresenta anche il limite a partite dal quale le giornate torneranno ad allungarsi, motivo per cui nel corso della Storia tale evento abbia sempre rappresentato la vittoria della luce sulle tenebre, ovvero un momento magico celebrato al pari del solstizio d’estate in tutto il mondo con riti, feste e monumenti.
Ma come si festeggia? Nell’antica Roma i Saturnali si celebravano tutti gli anni dal 17 al 23 dicembre in onore di Saturno, dio dell’età dell’oro. In questa occasione c’era l’usanza di scambiarsi doni e auguri. Fu poi istituito il Sol Invictus, del Sole invincibile dall’imperatore Aureliano il 25 dicembre. Le tradizioni sono differenti nel mondo la forse la più nota e antica è quella di Stonehenge, monumento preistorico nel Wiltshire, in Inghilterra, dove annualmente nel giorno del solstizio si radunano migliaia di persone. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CURIOSITÀ SUL GIORNO PIÙ CORTO DELL’ANNO
Quest’anno il solstizio d’inverno cade esattamente oggi, 21 dicembre alle ore 11.02. E’ questa l’ora “x” nella quale per convenzione prenderà il via l’inverno astronomico. E’ anche il giorno dell’anno in cui il Sole a mezzogiorno salirà di meno rispetto all’orizzonte ed è considerata al tempo stesso la notte più lunga del 2020. Tanti gli aspetti salienti di questo solstizio d’inverno, che è considerato il giorno più corto dell’anno e che va a coincidere con un altro importantissimo fenomeno astronomico, ovvero la grande congiunzione tra Giove e Saturno (che non si vedeva dal 1226).
C’è però anche un’altra curiosità importante rispetto al solstizio d’inverno ed è la sua vicinanza al giorno di Natale. Come rammenta Wired, non si tratterebbe affatto di un caso in quanto la data era al centro delle festività pagane – con ogni probabilità il Natalis Solis Invicti degli adoratori di Mitra – su cui si crede che sia stato poi ricalcato il natale cristiano. I solstizi, in realtà, hanno sempre rappresentato un momento saliente nei calendari di molte culture antiche come ad esempio i Maya che avevano previsto la fine del mondo esattamente nel solstizio d’inverno del 2012, pur sbagliandosi (fortunatamente!). (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SOLSTIZIO D’INVERNO, AL VIA LA STAGIONE PIÙ FREDDA
Solstizio d’inverno, giorno più breve dell’anno e la congiunzione di Giove e Saturno. Tutto oggi, lunedì 21 dicembre 2020. La giornata odierna è, dunque, particolarmente generosa dal punto di vista astronomico, visto che ci sarà una tripletta di eventi. Si comincia dal solstizio d’inverno, che si verificherà alle 11:02 ore italiana. L’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, spiega che il Sole nel suo movimento apparente lungo l’eclittica, cioè la proiezione in cielo dell’orbita della Terra, raggiunge la posizione più a sud rispetto all’equatore celeste, che è la proiezione in cielo dell’equatore della Terra. Alle ore 11:02, dunque, il Sole toccherà il punto più basso nel suo itinerario osservato dalla Terra.
Il sole sorgerà più tardi del solito e tramonterà prima. Il solstizio d’inverno, però, non è solo il giorno più buio dell’anno, quello cioè in cui la durata delle ore diurne è minima, mentre è massima quella delle ore notturne. Inaugura, infatti, un altro fenomeno: da domani le giornate torneranno ad allungarsi fino all’equinozio di primavera che cadrà il 20 marzo 2021.
SOLSTIZIO D’INVERNO, IL LEGAME CON IL NATALE
Quest’anno il solstizio d’inverno è il 21 dicembre, ma non sempre cade questo giorno. Infatti, il solstizio ogni anno ritarda di circa sei ore rispetto all’anno prima (5 ore, 48 minuti e 46 secondi per la precisione). Ciò in quanto l’anno solare non è proprio di 365 giorni, ma di 365 giorni 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Per questo motivo ci sono anni in cui il solstizio d’inverno può “cadere” anche il 22 dicembre. Tutto si riallinea ogni quattro anni con l’anno bisestile, che fu introdotto proprio per evitare di “perdere” giorni rispetto al calendario.
Infatti, un giorno in più ogni quattro anni corrisponde alle 24 ore perse nei quattro anni. C’è comunque un legame con il Natale, in quanto la data del giorno di questa festa fu fissata da Papa Giulio I proprio il 25 dicembre per ragioni legale al solstizio. Pur segnando l’inizio della stagione più fredda dell’anno, rappresenta l’inizio della rinascita del Sole. Per tutto l’emisfero boreale quella di oggi sarà, dunque, una giornata di tradizioni popolari.