Primi errori in merito alla somministrazione di vaccino Pfizer. E’ successo in Trentino, come riferisce oggi Il Gazzettino nell’edizione online, dove dodici persone che lavorano in ambito sanitario – tra infermieri e medici – avrebbero ricevuto una dose di soluzione fisiologica anziché una di vaccino. In merito all’accaduto destinato a sollevare un polverone, è già intervenuta l’Azienda provinciale per i servizi sanitari che ha precisato l’avvenuta risoluzione della vicenda. Secondo quanto ricostruito, si è trattato di una sola seduta vaccinale che ha coinvolto in totale 47 persone delle quali si presume che circa 12 avrebbero ricevuto una iniezione non di vaccino bensì di soluzione fisiologica.
In tutto sarebbero state già eseguite in totale 12mila vaccinazioni dunque, come rassicura Apss in una nota, si tratta di una percentuale di errore inferiore all’1 per 1000, quindi tale da non rappresentare un vero e proprio problema sanitario. La stessa Azienda sanitaria ha precisato che il caso anomalo è stato con prontezza individuato anche grazie al protocollo molto rigido ed alle checklist utilizzate che prevedono anche un confronto tra dosi preparate e somministrate e flaconi residui ancora integri.
SOLUZIONE FISIOLOGICA AL POSTO DEL VACCINO PFIZER A 12 PERSONE
Gli operatori sanitari ai quali erroneamente è stata iniettata una dose di soluzione fisiologica anziché di vaccino anti Covid Pfizer sono stati prontamente messi al corrente dell’errore. I 12 interessati sono stati così sottoposti ad un controllo anticorpale tramite test sierologico in ventesima giornata prima della somministrazione della seconda dose. Il Gazzettino nel riportare la notizia in questione ha anche ribadito come la somministrazione di soluzione fisiologica non rappresenta alcun rischio per la salute dei soggetti ai quali è stata iniettata la dose in quanto si tratta di acqua distillata e sale. L’errore sarebbe avvenuto proprio nell’atto della somministrazione dal momento che il vaccino viene diluito proprio con la fisiologica. A quanto pare sarebbe avvenuto uno scambio di flaconcini che avrebbero indotto in errore chi dovrebbe occuparsi di iniettare correttamente le dosi di vaccino anti Covid.