Nell’ambito degli sforzi di continua ottimizzazione dell’efficienza e della sostenibilità delle proprie attività industriali e in linea con il rinnovo dell’autorizzazione IPPC del gennaio 2022, Solvay ha annunciato un nuovo piano d’azione per ridurre il quantitativo di residui di calcare scaricato in mare dal proprio impianto di produzione di carbonato di sodio presso lo stabilimento di Rosignano, in Toscana. Il piano d’azione è rappresentato da un investimento stimato in 15 milioni di euro su nuove soluzioni tecniche e di processo, alcune delle quali richiederanno l’approvazione delle autorità competenti.
Il piano includerà miglioramenti finalizzati alle diverse fasi del processo produttivo e a un’ottimizzazione della granulometria e della qualità del calcare. L’obiettivo di Solvay, entro il 2030, è quello di ridurre del 20% il volume massimo di scarichi attualmente definiti dall’autorizzazione IPPC. Con frequenza semestrale, Solvay fornirà alle autorità competenti un aggiornamento sui progressi del piano. Entro il 2040, l’ambizione di Solvay è quella di ridurre gli scarichi di calcare del 40% rispetto all’autorizzazione IPPC, attraverso investimenti in ricerca e innovazione e in collaborazione con i principali stakeholders, subordinatamente alle priorità di interesse pubblico.
SOLVAY ACCELERA PIANO AMBIENTALE: “VOGLIAMO MIGLIORARE LA SOSTENIBILITÀ DEI NOSTRI PROCESSI”
“Siamo impegnati nel migliorare costantemente la sostenibilità dei nostri processi e concentrati nel garantire che il nostro stabilimento di Rosignano continui a svolgere un ruolo importante nella fornitura di materiali essenziali per la società. La nostra determinazione a continuare ad alzare l’asticella e la volontà di fare ulteriori investimenti, dimostrano ulteriormente il nostro impegno a migliorare le nostre attività industriali”, ha dichiarato Philippe Kehren, presidente della divisione Soda Ash & Derivatives di Solvay.
Lo stabilimento di Rosignano produce carbonato di sodio e bicarbonato di sodio dal 1912. Questi prodotti sono realizzati a partire da calcare naturale e sale. Essi servono per applicazioni essenziali, come la produzione di vetro e sistemi di controllo dell’inquinamento atmosferico, nonché ad applicazioni nel settore sanitario, come i sistemi di emodialisi. Il miglioramento dell’impronta ambientale di ogni sito produttivo è un impegno costante nell’ambito della roadmap olistica One Planet del Gruppo.