BALLOTTAGGI ELEZIONI FRANCIA 2024, PARLA IL N.1 DEI SONDAGGI IPSOS: “MAGGIORANZA ASSOLUTA PER MARINE LE PEN QUASI IMPOSSIBILE ORA”. ECCO PERCHÈ
A soli 4 giorni dai ballottaggi delle Elezioni Legislative 2024 la Francia assiste impaziente agli ultimi scontri pro/contro il Rassemblement National di Marine Le Pen, con una “coalizione” indiretta fra tutte le forze dell’Assemblea Nazionale sciolta ad inizio giugno per evitare la maggioranza assoluta della destra e la formazione del Governo di Jordan Bardella: secondo il n.1 dei sondaggi politici in Francia, il capo ricerche Ipsos Brice Teinturier, i ballottaggi di domenica 7 luglio prossimo molto difficilmente vedranno la riuscita di una maggioranza assoluta nel prossimo Parlamento francese.
Gli accordi di desistenza (ben 218) chiariti ieri sera con la presentazione delle liste vedono in molti collegi vedono Macron e Melenchon far confluire i voti su un solo candidato per sfidare il vantaggio dell’RN: «Le triangolari favorivano il Rassemblement national, perché era arrivato in testa al primo turno in numerose circoscrizioni», spiega il n.1 dei sondaggi Ipsos al “Corriere della Sera”. Con il numero di triangolari scesi da 306 agli attuali 95 significa che la desistenza messa in campo da centro e sinistra potrebbe influire nettamente sui risultati del ballottaggio: infatti, «Più candidati si ritirano e meno Rn ha la chance di avere la maggioranza assoluta», ribadisce Teinturier guardando agli scenari complessi dei ballottaggi Legislative 2024.
CAOS FRANCIA DOPO I BALLOTTAGGI: SCONTRO SUL GOVERNO, “DIFFICILE SENZA IL RN”. GLI SCENARI
Se i numeri in gioco nei ballottaggi delle Elezioni Legislative di Francia (403 duelli, 95 triangolari e 2 quadrangolari per i rimanenti 501 seggi da assegnare dopo il primo turno) vedono molto difficile il successo di Marine Le Pen e Jordan Bardella per la maggioranza assoluta del Parlamento, è altrettanto vero che non sarà possibile costruire una maggioranza senza la centralità del Rassemblement National. Ancora dal capo dei sondaggi Ipsos francesi: «Una maggioranza senza il Rassemblement National mi sembra a oggi molto difficile. Stiamo per incamminarci su un percorso inedito – che voi conoscete in Italia – in cui non si riuscirà a trovare una maggioranza di governo. Questo è il tema centrale».
Il Premier Attal, candidato per Ensemble di Macron, ha sottolineato questa mattina come in gioco per il destino della Francia vi sarà un duplice scenario: «dopo il ballottaggio di domenica il potere sarà nelle mani di un Governo di estrema destra o del Parlamento». Il giovane leader centrista intende affermare come il blocco anti-RN serve per l’appunto ad impedire tale maggioranza, che però sarebbe «impossibile per Melenchon, per il resto del Nuovo Fonte Popolare» e nemmeno per la coalizione macroniana: «mi batto affinché in questo secondo scenario i candidati della coalizione presidenziale siano sufficientemente presenti in questa Assemblea nazionale», conclude Attal intervistato da “France Inter”. Resta comunque una grande affermazione i quasi 10 milioni di voti conquistati dalla destra poche settimane dopo il già forte exploit della Europee: secondo il direttore ricerche Ipsos, i sondaggi svolti dopo il primo turno indicano una forte confluenza dei voti della destra tra Repubblicani e soprattutto Reconquête di Zemmour (che aveva preso il 5,5% all’Europarlamento) verso l’RN, mentre i tanti voti persi da Macron a soli 2 anni dalle precedenti Presidenziali si sono direzionati il 14% verso il NFP, il 15% verso i Repubblicani e l’8% per Marine Le Pen, anche se «Rispetto alle Europee, però, il partito del presidente ha recuperato voti, attingendo da socialisti, ecologisti e repubblicani: dal 14,5% al 20 per cento», conclude Brice Teinturier.