Oggi, sabato 10 settembre 2022, scatta il divieto di pubblicazione di sondaggi politici in vista delle Elezioni Politiche. Le norme attualmente in vigore, contenute nel cosiddetto “regolamento in materia di pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa” approvato con delibera n. 256/10/CSP il 9 dicembre 2010 dalla Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, stabiliscono infatti che non è consentito rendere pubblici oppure diffondere i risultati dei sondaggi politici ed elettorali nei quindici giorni precedenti le consultazioni e fino alla chiusura delle operazioni di voto.
La data prestabilita, in questo caso, è proprio quella odierna. Le Elezioni Politiche sono infatti in programma domenica 25 settembre 2022, ovvero tra quindici giorni. In queste due settimane sussisterà il silenzio assoluto per quanto concerne le previsioni derivanti dai risultati dei sondaggi politici ed elettorali condotti sulle Elezioni. Come chiarito dall’Autorità in più occasioni, il motivo del divieto in questione sta nella volontà di evitare che la diffusione di sondaggi Elezioni 2022, unitamente alla pervasività del mezzo di diffusione, possa condizionare in maniera decisiva l’elettorato.
ELEZIONI, SCATTA DIVIETO PUBBLICAZIONE SONDAGGI: LE REGOLE PER I POLITICI
È scattato dunque il divieto di pubblicazione dei risultati dei sondaggi in vista delle Elezioni Politiche 2022, ma è comunque utile fare delle precisazioni in merito a quelle che sono le regole nei dettagli. Le norme prevedono infatti che i politici possano nei propri discorsi fare dei riferimenti ai dati in questione, ma esclusivamente nel caso in cui questi siano resi noti in un periodo antecedente a quello di silenzio elettorale.
“Con riguardo a eventuali riferimenti a sondaggi effettuati da esponenti politici durante loro interventi su mezzi di comunicazione di massa, il regolamento si rifà alla prassi costante dell’Autorità di ritenere che il divieto di cui all’articolo 8 della legge n. 28/2000 non si riferisca alla diffusione di dati relativi a sondaggi che, essendo stati resi pubblici nelle forme volute dalla legge al di fuori del periodo di silenzio elettorale, sono oramai entrati nel patrimonio pubblico di conoscenza, sicché il loro semplice richiamo nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni non costituisce violazione del predetto divieto”, questo quanto si legge nel documento della Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Per tutte le rilevazioni dei sondaggi politici appena prima del silenzio elettorale delle Elezioni 2022, ecco qui la raccolta di tutte le intenzioni di voto più recenti.