-3 ALLE ELEZIONI FEDERALI IN GERMANIA: L’ULTIMA MEDIA SONDAGGI CON LA CDU ANCORA IN TESTA SALDAMENTE
Le tensioni internazionali hanno fatto passare in secondo piano un avvenimento politico che invece potrebbe dire molto del futuro prossimo dell’UE: le Elezioni Federali Germania 2025 fanno capolino domenica 23 febbraio, con gli ultimi sondaggi politici diffusi in queste ore che confermano più meno tutto quanto avvenuto in questa campagna elettorale tesissima nelle piazze tedesche. La crescita dell’AfD, la conferma dei popolari democratici come “pietra angolare”, la crisi della socialdemocrazia che potrebbe però essere “mascherata” da una legge elettorale che come sempre in Germania obbliga i partiti a contratti di Governo piuttosto “spericolati”.
Nell’ultima media sondaggi calcolata sulle Elezioni Federali in Germania – ricordiamolo, voto anticipato per la caduta del Governo Scholz (per l’appunto, con coalizione “arzigogolata”, tra Verdi, SPD e Liberali) – troviamo ancora la CDU di Merz (con l’alleato bavarese CSU di Soeder) in testa a tutto, allungando sulla destra radicale di Weidel, e doppiando di fatto il partito dell’ex cancelliere Scholz. Fatto salvo la quota di sbarramento che in Germania è del 5%, al momento lo scenario verso i risultati delle Elezioni Federali di domenica è chiaro: cristiano democratici al 30%. Con l’AfD al 20,4%, mentre i rossi dell’SPD non vanno oltre il 15,4%, di poco avanti ai Verdi di Habeck al 13,2%; entrerebbero al momento al Bundestag la Linke con il 6,5%, con dubbi invece che rimarranno fino alle urne per BSW e FDP. L’e leader della sinistra tedesca, Sahra Wagenknecht, con il 4,5% rischia grosso, così come Lindner e i liberali al 4,3%.
PROIEZIONI SEGGI BUNDESTAG: QUALI IPOTESI CONCRETE DI GOVERNO CON MERZ CANCELLIERE
Al netto però dello sbarramento, i risultati in crescita nei sondaggi sulle Elezioni Germania 2025 vedono la storica sinistra tedesca della Linke potenzialmente decisiva per la proiezione dei seggi e, conseguentemente, sulla difficile formazione del Governo post-elettorale: se infatti all’inizio della campagna elettorale si ragionava sulla presenza al Bundestag nella prossima legislatura di “soli” 4-5 partiti, se alla fine la Linke (così come il BSW e il FDP) dovessero superare lo sbarramento, si avrebbero meno seggi ripartiti sui partiti tradizionali e più difficoltà a raggiungere quota 316 per la coalizione di governo.
Si tornerebbe di fatto a quanto visto con le ultime Elezioni Federali del settembre 2021, quando i risultati interlocutori dei partiti di “maggioranza” costrinsero per la prima volta la Germania ad un esecutivo a tre liste, mentre finora era stato il dialogo CDU-SPD ad attraversare indenne gli anni post-caduta del Muro. Negli scenari che si aprono davanti alle Elezioni imminenti, con i sondaggi qui sopracitati (tra INSA e FORSA), si osserva che la maggioranza relativa al Bundestag dovrebbe averla la CDU di Merz con 222 seggi sui 630 totali; a quota 150 l’AfD compirebbe un risultato clamoroso, mentre il crollo della SPD porta 113 eletti potenziali per Scholz, mentre 97 quelli dei Verdi e 48 per la Linke completerebbero il quadro parlamentare. Tutto a quel punto dipenderà dalla presenza o meno dei Liberali, in quanto una potenziale coalizione tutta da scrivere sarebbe quella “tedesca” con i colori della bandiera, ovvero il nero CDU, rosso SPD e giallo FDP. L’alternativa è la ancora più difficile convivenza tra Merz, Scholz e Verdi, sebbene Habeck sia maggiormente stimato all’interno del partito della ex cancelliera Merkel, rispetto all’attuale Primo Ministro uscente. La coalizione “Giamaica” vedrebbe però come ulteriore problematica l’assenso che la CSU dovrebbe sopportare, vedendo entrare in coalizione i Verdi che a livello locale in Bavaria sono i principali antagonisti della formazione conservatrice.