SONDAGGI ELEZIONI QUIRINALE: DRAGHI STACCA CASINI…

Il giorno tanto atteso sta per arrivare, la corsa al Colle sta per entrare nel vivo. Per questo motivo non ci resta che scoprire gli ultimi sondaggi sulle elezioni del Quirinale. Nel corso delle ultime settimane, le rilevazioni dei principali istituti hanno fornito riscontri significativi: Mario Draghi è tra i preferiti degli italiani, Silvio Berlusconi tiene botta, ma la maggioranza gradirebbe il secondo mandato di Sergio Mattarella…



Gli ultimi sondaggi sulle elezioni del Quirinale realizzati da Emg per Cartabianca l’11 gennaio parlano chiaro: il 27% degli intervistati vorrebbe il Mattarella-bis. Subito dietro, al 21%, c’è Mario Draghi. Il 16% degli italiani preferirebbe Silvio Berlusconi, mentre tutti gli altri nomi circolati nel corso delle ultime settimane sono sotto il 10% di gradimento: il ministro della Giustizia Marta Cartabia è all’8%, Letizia Moratti e Pier Ferdinando Casini sono al 3%, mentre Giuliano Amato non va oltre il 2%. Il 16% vorrebbe un’altra personalità, mentre il restante 4% ha preferito non rispondere al quesito.



SONDAGGI ELEZIONI QUIRINALE: GLI ULTIMI DATI

Passiamo adesso ai sondaggi sulle elezioni del Quirinale stilati da Ipsos per Di Martedì (realizzati il 17 gennaio, ndr). A proposito della votazione dell’erede di Sergio Mattarella, per il 69% degli intervistati i grandi elettori sceglieranno il presidente sulla base dei propri interessi personali o della propria parte politica. Per il 18%, invece, sceglieranno il miglior presidente per il Paese. Il restante 13% ha preferito non rispondere al quesito.

Tornando alle preferenze degli italiani, i sondaggi sulle elezioni del Quirinale hanno analizzato il possibile “schieramento” del prossimo capo dello Stato. In questo caso registriamo dati più frammentati. Per il 35%, un italiano su tre, il prossimo Presidente della Repubblica sarà un indipendente. Per tre italiani su dieci, il 28%, il prossimo capo dello Stato sarà un esponente del Centrodestra. Gli italiani credono poco all’ipotesi di un nuovo Presidente schierato nel Centrosinistra: solo per il 9% è un’opzione credibile. Il restante 28%, una percentuale piuttosto significativa, non ha risposto al quesito.