I SONDAGGI TESTA A TESTA FRA TRUMP E HARRIS VERSO LE ELEZIONI USA 2024: IL “MUSO AVANTI” DEL GOP NEGLI SWING STATES

Il “corto muso” per l’Italia calcistica è ben chiaro cosa sia, trasposto sulle Elezioni Presidenziali Usa 2024 ormai imminenti fa ben comprendere come nella sfida dei continui sondaggi pubblicati verso il voto del 5 novembre la distanza fra Donald Trump e Kamala Harris sia tutt’altro che ampia. I Repubblicani però sembrano avere un lievissimo vantaggio in quei 7 Stati chiave che ormai abbiamo tutti imparato a conoscere in questa lunga rincorsa verso la Casa Bianca: Arizona, Nevada, Wisconsin, New Hampshire, Pennsylvania, Michigan e Georgia sono le sfide in bilico che decideranno i risultati delle Elezioni Usa 2024, con i sondaggi appunto che danno un “muso avanti” del GOP sui Dem.



Osservando l’ultima media dei sondaggi sulle Elezioni Usa 2024 di Fivethirtyeight.com emerge il pareggio sostanziale in Nevada tra i due candidati Presidente, mentre vi sarebbe un 4-2 di minimo margine a vantaggio dell’ex Presidente repubblicano. Trump è avanti di 1% in Pennsylvania – e questo sarebbe un vero colpaccio per il GOP strappare uno degli ex Stati del Blue Wall – così come in North Carolina, mentre in Georgia e Arizona il divario sarebbe di 2%. Di contro, Kamala Harris ha un vantaggio risicato in Michigan mentre è ben più netto nel New Hampshire con +5% sul tycoon. A livello nazionale permane il lieve vantaggio dei Democratici che però potrebbe non bastare secondo il particolare sistema elettorale americano che prevede la vittoria con almeno 270 Grandi elettori guadagnati nei singoli Stati (se si ha un solo voto in più in uno Stato si prendono tutti i Grandi Elettori a disposizione, ndr).



GUERRA, MINORANZE E BIDEN: COSA STA FRENANDO KAMALA HARRIS NEI SONDAGGI SULLE ELEZIONI USA 2024

Kamala Harris non sta sfondando in termini di consenso con le minoranze, specie quelle “latine” e ancor peggio con quelle arabe, v’è una guerra che incombe tra Iran e Israele che rimette al centro la difficoltà della Casa Bianca nel dialogare con la geopolitica mondiale, e infine i sondaggi politici sulle Elezioni Usa 2024 che danno un testa a testa non augurabile ai Dem visto che è sugli Swing States decisivi che i Repubblicani sembrano avere un lievissimo vantaggio. Il recupero negli ultimi giorni per un sorpasso decisivo contro Trump non c’è stato e ora l’attesa è tutta per il 5 novembre quando al voto diretto si scopriranno le carte per capire gli americani cosa voteranno (e cosa hanno già votato in massa con l’Early Voting più partecipato di sempre).



Mentre sul fronte dei vicepresidenti Tim Walz starebbe raccogliendo maggiori consensi rispetto al diretto rivale J.D. Vance, è sulla leadership personale e la capacità comunicativa di attrarre elettori che Kamala Harris sembra patire maggiormente il paragone non solo con Donald Trump ma anche con i suoi predecessori in casa Dem, non ultimi Obama e lo stesso Biden. Eppure è proprio il Presidente Usa che potrebbe aver giocato un pessimo “trick”, indirettamente, con l’ultima gaffe sulla spazzatura. L’aver accusato l’elettorato repubblicano di essere “garbage”, salvo poi fare dietrofront, ha costretto Harris ad una presa di distanza aumentata da quanto va dicendo ormai in ogni comizio (per provare a salire nei sondaggi). L’agenda Dem con lei alla Casa Bianca si distanzierà da Biden, dalle politiche economiche a quelle in politica estera, sebbene finora ancora non è chiaro quale sia la proposta “principe” su guerra in Ucraina e Medio Oriente. Il problema è che dunque finora questo distanziamento non si è visto molto secondo analisti e parte dell’elettorato: i sondaggi restano “in stallo” e il voto si avvicina sempre più…