TRUMP AVANTI IN TUTTI I 7 “SWING STATES”: DISFATTA BIDEN NEGLI ULTIMI SONDAGGI POLITICI SULLE ELEZIONI USA
Un mese dopo, con l’inizio delle Primarie per Repubblicani e Democratici, il risultato dei sondaggi politici verso le Elezioni Usa non sembra cambiare rotta per il Presidente Joe Biden, anzi: gli ultimi dati raccolti tra il 26 e il 28 gennaio da Morning Consult mostrano non solo il leader dem sconfitto nelle Presidenziali contro l’eterno rivale Donald Trump, ma in tutti e 7 gli “swing states” al momento sarebbe battuto nettamente. Negli Stati dove storicamente il “cambio di maggioranza” tra Dem e GOP è “ballerino”, Trump otterrebbe piena maggioranza riuscendo a battere il rivale democratico, in profonda crisi con l’amministrazione tra temi interni (lavoro e migranti su tutto) e politica estera (le due guerre in Medio Oriente e Ucraina).
I sondaggi politici di Morning Consultant per Bloomberg peggiorano rispetto ad un mese fa e si fanno sempre più prossimi per Biden, a dimostrazione che le voci messe in giro nelle scorse settimane sulla possibilità a sorpresa di lanciare Michelle Obama nella convention Dem a luglio potrebbe non essere solo “fantapolitica”. Nei 7 swing states i dati non sorridono, dicevamo, per il Presidente, ecco perché:
– Carolina del Nord: Trump 49% vs Biden 39%
– Nevada: Trump 48% vs Biden 40%
– Georgia: Trump 49% vs Biden 41%
– Wisconsin: Trump 49% vs Biden 44%
– Michigan: Trump 47% vs Biden 42%
– Pennsylvania: Trump 48% vs Biden 45%
– Arizona: Trump 47% vs Biden 44%
SONDAGGI USA SU LAVORO E MIGRANTI: CONTINUA IL CROLLO DELL’AMMINISTRAZIONE BIDEN
A livello generale, il voto secco tra Biden e Trump vedrebbe ad oggi trionfare l’ex Presidente tycoon, qualora – come pare al momento quasi scontato – vincesse le Primarie Repubblicane: il politico del MAGA avrebbe il 44% contro il 42% del rivale Joe Biden, ma è appunto negli Stati indecisi che si vede al momento la bilancia propendere più dalle parti del GOP. Se infatti anche Trump dovesse perdere alcuni di quegli Stati, certificano i sondaggi Elezioni Usa di Morning Consultant, «sarebbe comunque eletto vincendo in Texas e negli stati normalmente repubblicani dell’ovest».
Stupisce la Florida che di solito finisce alle Elezioni Presidenziali con stretto margine e invece ora è considerata nettamente pro-Trump senza contesa: i dati per Biden sono ancora più pessimi quando vengono nominati nel sondaggio anche gli sfidanti indipendenti, con Kennedy che intercetta più voti a sinistra che non a destra. In Michigan Trump vincerebbe con il 43% contro il 37% di Biden, l’8% di Kennedy, l’1% per Stein e anche West: dati molto simili anche per Arizona e Nevada, quest’ultima con Kennedy addirittura al 12%. In chiusura, gli ultimi sondaggi espressi da Ipsos per Reuters provano a scandagliare i motivi di una crisi Dem al momento ancora “superficiale” ma che potrebbe trascinare il partito alle prossime Elezioni Presidenziali Usa: «l’indice di gradimento del presidente Joe Biden è diminuito a gennaio a causa delle preoccupazioni degli americani per l’economia e l’immigrazione», sottolinea il sondaggio pubblicato il 31 gennaio da Reuters, con solo il 38% degli intervistati che si dichiara concorde con le politiche dell’Amministrazione Biden. L’economia rimane la principale preoccupazione degli americani, citata dal 22% degli intervistati, poiché «hanno lottato con l’inflazione e altre scosse di assestamento della pandemia di COVID-19. Quasi due terzi degli intervistati, compreso il 47% dei democratici, ritengono che il Paese sia sulla strada sbagliata», conclude il sondaggio Reuters.