GLI ULTIMI SONDAGGI SULLE ELEZIONI USA 2024 E LA CONTINUA SALITA DI DONALD TRUMP ORMAI PARI AI DEM

Se la media degli ultimi sondaggi politici condotti sulle Elezioni Usa 2024 vedono il vantaggio di Kamala Harris assottigliarsi sempre più, sono i dati in arrivo sugli Stati chiave (gli “Swing States”) a dare speranze per Donald Trump e i Repubblicani a tre settimane dal voto chiamato a cambiare ben più del “mero” scenario americano. Andando con ordine, l’ultimo sondaggio prodotto da Marquette vede una sostanziale parità a livello nazionale fra i due candidati rivali, entrambi al 50% dei consensi.



Se si considerano i sondaggi di Fox invece le Elezioni Presidenziali Usa del prossimo 5 novembre 2024 vedrebbero la vittoria di Donald Trump con +2% su Harris (50 vs 48%), l’esatto contrario di Marist e TIPP che ipotizzano la vittoria di Kamala per +4% sul tycoon repubblicano. Da ultimo, i sondaggi prodotti da Rasmussen ieri danno 3 punti di vantaggio all’ex Presidente, dato comunque in crescita costante dopo il flop dell’ultimo dibattito tv. Prendendo invece in esame la media dei sondaggi sulle Elezioni Usa 2024 condotta da RealClearPolitics si può vedere un vantaggio minimo a livello nazionale di Harris (+1,7%): le simulazioni infine condotte da FiveThirtyEight sui sondaggi raccolti nell’ultima settimana danno una proiezione di risultato vincente per Kamala contro TheDonald.



STATI CHIAVE E “MINORANZE”: DOVE FATICA ANCORA KAMALA HARRIS NEI SONDAGGI USA 2024

Come però abbiamo ormai imparato ad osservare in questa ultima fase decisiva di campagna elettorale verso le Elezioni Usa 2024, i sondaggi in merito agli Stati storicamente più “chiave” nell’assegnare il vincitore alla Casa Bianca sono tutt’altro che favorevoli a Kamala Harris. Il complicato meccanismo elettorale americano infatti concede di fatto più importanza ai risultati nei singoli Stati che non un’uniforme “spareggio” a livello nazionale: ed è allora che i Repubblicani possono guardare con speranza al voto di novembre dato che solo in Wisconsin al momento vi è un vantaggio dei Dem (di 0,3%) contro i rivali conservatori.



Trump in Arizona supera di 1,1% la candidata democratica, 1,4% in North Carolina, +1% in Michigan, mentre è comunque avanti sebbene di poco in Nevada (+0,5%), Georgia (+0,7%) e Pennsylvania (+0,3%): gli Swing state insomma pendono dalla parte repubblicana al momento, con Trump e Harris che attendono gli ultimi comizi per provare a sferrare l’attacco frontale reciproco in grado di trascinare gli ultimi indecisi. Ad oggi se su economia e migranti la “partita” sembra ormai vinta da Trump, la vicepresidente Usa con Biden e Obama a trascinarla nell’ultimo miglio può fortemente “pareggiare” i conti su diritti, aborto e voto afroamericano. È però proprio sulle minoranze etniche americane che Kamala non sembra ancora a proprio agio nel dilagare con la sua agenda progressista: una comunità afro ancora “spaccata” e soprattutto l’area ispanico-americana ad oggi più convinta dalle ricette di Trump non rendono facile la situazione per Harris.