SONDAGGI NEW YORK TIMES SULLE ELEZIONI USA 2024: ALLARME KAMALA HARRIS PER IL PROGRAMMA TROPPO LIBERAL

Come abbiamo visto ancora nelle ultime ore, i sondaggi sulle Elezioni Usa 2024 da un lato registrano in massa l’aumento dei consensi di Kamala Harris, ormai candidata ufficiale dei Dem per le Presidenziali di novembre, dall’altro però qualche campanello d’allarme nella vistosa rimonta della vicepresidente Usa iniziano a suonare dalle parti della Casa Bianca. Tre indizi del resto fanno sempre una prova e allora osserviamo questo tris di dati: in primis, i sondaggi di Rasmussen Reports che negli States lo scorso 20 agosto registrano un aumento dell’11% degli scontenti sull’operato di Joe Biden alla guida del Paese.



Al netto del bagno di folla visto alla Convention dem di Chicago, solo il 44% degli elettori sentiti approverebbe le politiche del Presidente (e della sua vice) mentre il “disapprove” cresce fino al 55%. Secondo campanello di allarme per Kamala Harris arriva dai finanziatori della stessa candidata presidenziale: «i sondaggi sono meno rosei rispetto a quelli nazionali», specie negli “swing States” dove con ogni probabilità si deciderà il voto delle Elezioni Usa il 5 novembre 2024. Terzo e non meno importante “alert” giunge dagli ultimi sondaggi del New York Times con l’istituto Siena College che certifica come nei tre Stati in bilico (Michigan, Pennsylvania e Wisconsin) l’elettorato americano è spaventato dal programma e dalle posizioni troppo “progressiste” della candidata. Nello specifico, il 43% degli intervistati elettori registrati vedono Harris come «troppo liberal», numero nettamente più alto del 33% che invece ritiene Donald Trump «troppo conservatore».



TRUMP IN CALO MA COL RITIRO DI KENNEDY JR. PUÒ BATTERE KAMALA HARRIS: COSA DICONO I SONDAGGI SULLE PRESIDENZIALI USA 2024

Resta il fatto che rispetto alla sfida con Biden, la campagna elettorale contro Kamala Harris si sta rivelando per Donald Trump molto più ostica del previsto: nei sondaggi politici di Morning Consult del 19 agosto scorso, il divario tra Harris e il candidato repubblicano è aumentato del 4%, mentre di contro le sfide negli swing States vedono un balzo in avanti per l’ex Presidente, specie in Pennsylvania e Wisconsin.

Resta però un dato che potrebbe ancora cambiare e non poco la campagna elettorale giù più “schizofrenica” della storia recente americana: nelle ultime ore dopo “l’endorsement” dato da Trump all’altro candidato in campo, Robert Kennedy Jr. (Donald si è detto pronto ad offrirgli un ruolo nel prossimo Governo qualora lo appoggiasse nella corsa alla Casa Bianca), la vice dell’erede della famiglia Kennedy ha annunciato che sostenendo Trump «possiamo fermare Harris». Osservando i sondaggi, qualora Kennedy Jr. entrasse in campo con i repubblicani potrebbe portare un 4-5% di consensi in più che potrebbero rivelarsi decisivi alle urne. Secondo infatti gli ultimi sondaggi politici condotti da ABS News per Wash Post Harris avrebbe il 47% dei risultati, davanti al 44% di Trump, ma Kennedy Jr. vale un netto 5% che potrebbe a quel punto ribaltare la contesa finale per la Casa Bianca.