GLI ULTIMI SONDAGGI IN IOWA AGITANO I REPUBBLICANI MA RESTA UN “DUBBIO”
Il tanto atteso dato sull’Iowa giunto nei sondaggi sulle Elezioni Usa 2024 a 48 ore dal voto hanno acceso una campagna elettorale finale non all’altezza del “pathos” vissuto nei primi mesi, rendendo ancora più “too close to call” la sfida Trump vs Harris. Vicini in tutto, con sondaggi che rilanciano divari marginali e praticamente impossibili da “anticipare” i risultati finali delle Presidenziali: con la scelta di aprire le intenzioni di voto anche agli altri candidati, il sondaggio Selzer per “Des Moines Register” ha stupito tutti e agitato i Repubblicani vedendo Kamala Harris in vantaggio di 47% a 44% contro Donald Trump, in uno Stato come lo Iowa tradizionalmente tra i “Safe States” del GOP.
L’Iowa non fa parte dei 7 Swing States e finora i sondaggi avevano confermato tale previsione tradizionale, fino però a questo ultimo sondaggio che se confermato darebbe forti grattacapi al tycoon facendogli perdere 6 Grandi Elettori e costringendolo a risultati più roboanti negli Stati chiave, dati invece quasi tutti contesi dagli ultimi sondaggi. Resta però il “dubbio” di un sondaggio particolare che vede appunto il 3% ad esempio esprimersi in favore di Kennedy jr, in realtà ritiratosi dalla corsa verso la Casa Bianca con endorsement per Trump: sulla scheda il suo nome rimarrà ma è difficile pensare che vi siano molte migliaia di elettori che propenderanno per “l’erede” di JFK. A riconferma del “dubbio” un altro sondaggio considerato affidabile come Selzer (con A+), ovvero quello Emerson College per RealClearDefence, vede i Repubblicani di Trump in netto vantaggio in Iowa con il 54% contro il 45% di Kamala Harris: in questi sondaggi la scelta era solo sui due candidati principali.
SWING STATES, I SONDAGGI PER LE ELEZIONI USA 2024 SEMPRE PIÙ “TOO CLOSE TO CALL”
Allargando gli orizzonti dall’Iowa verso i 7 Stati in bilico, i sondaggi sulle Elezioni Presidenziali Usa 2024 ribadiscono il medesimo concetto di “troppi vicini per anticipare una previsione”: al vantaggio lieve a livello nazionale per i Dem corrisponde il “muso” avanti dei Repubblicani negli Swing States, sebbene sempre con divari tutt’altro che ampi nella maggior parte dei casi. Gli ultimi sondaggi di Atlas Intel vedono Harris avanti solo in Michigan, mentre sarebbe sotto tra l’1 e il 4% in tutti gli altri Stati in bilico: tanto nella Rust Belt (Pennsylvania e Wisconsin) quanto nelle Sun Belt (Georgia, Arizona, Nevada, North Carolina).
I sondaggi invece redatti da Siena College per il NYT, storicamente più “liberal” come orientamento, vede Kamala Harris avanti in più Swing States ma con percentuali minime e definite troppo vicine per poter avere un valore assoluto: ad oggi infatti Trump è sicuro dell’Arizona (49% vs 45%) e della Pennsylvania, mentre i Dem sono pari in Michigan e avanti in Georgia (+1%), North Carolina (+3%), Nevada (+3%) e Wisconsin del 2%. A 48 ore dal voto delle Presidenziali, i sondaggi così come gli analisi si dicono concordi che uno scenario certo verso i risultati non c’è e non ci sarà neanche il 5 novembre 2024.