SONDAGGI (E RISULTATI) SEMPRE PIÙ INCERTI: LA CORSA ALLE ELEZIONI USA 2024 E IL POTENZIALE SORPASSO DI TRUMP
Da qui al 5 novembre occorre tenere a mente un tema: i sondaggi che usciranno e sono già usciti sulle Elezioni Usa 2024, qualsiasi vantaggio/svantaggio certifichino, non toglieranno l’elemento di incertezze che regna sovrano per queste Presidenziali. A prescindere da chi infatti al momento sembra con vento più in poppa (Donald Trump ora, Kamala Harris fino a due settimane fa), il divario è talmente vicino negli Stati chiave (i famosi Swing States) che rende sostanzialmente impossibile fare troppe previsioni a lungo termine.
Ancora ieri avevamo visto i sondaggi del WSJ sulle Elezioni Usa 2024 con avanti di tre punti l’ex Presidente repubblicano, oggi assistiamo al dato di Harris e Forbes che danno il divario a 2 punti di distacco con Trump avanti a Kamala Harris: lo stallo della candidata Democratica inizia a preoccupare non poco la Casa Bianca e i vertici del partito, con Barack Obama ormai stabilmente presente nei comizi e spesso a fianco della vicepresidente Usa. I fondi raccolti, la platea di vip e cantanti schierati con lei (ultimi in ordine di tempo, Beyoncè e Bruce Springsteen) non sembra ancora “spingere” Harris come invece avveniva con la fresca nomina dopo il ritiro di Biden. Al netto di ciò, la speranza per i Dem è quella di convincere ancora la larga fetta di elettori indecisi, ponendo davanti la “pericolosità” di avere nuovamente Donald Trump alla guida dell’America nel pieno di due guerre internazionali tutt’altro che semplici da dipanare per l’amministrazione Usa. Nei sondaggi espressi da Forbes, vi è un 12% di elettori ancora indecisi, che sale al 18% tra quelli che già si sono registrati per il voto ma non sanno chi scegliere tra i vari candidati. «Elezioni Usa 2024 dinamiche e competitive fino all’ultimo minuto, dipenderà tutto dall’affluenza e dal 18% di indecisi», ha sentenziato il Ceo della società di sondaggi HarrisX, Dritan Nesho.
SONDAGGI SUGLI SWING STATES: GOP AVANTI, LE DIFFICOLTÀ DEI DEMOCRATICI NELLA “BLUE WALL” DI WISCONSIN, PENNSYLVANIA E MICHIGAN
Osservando invece più da vicino i sondaggi legati agli Stati in bilico che potrebbero determinare la vittoria dei Grandi Elettori (con il metodo, lo ribadiamo, del “winner-takes-all”, ovvero che basta avere più voti in uno Stato per conquistare tutti i Grandi Elettori di quel collegio), le Elezioni Usa 2024 diventano ancora più incerte. Al momento infatti la media dei sondaggi nazionali resta un testa a testa insolubile, mentre sui “Safe States” non sembrano esserci grandi novità, con la conferma dei “fortini” democratici e repubblicani sparsi per la maggioranza degli Stati americani.
Sugli “Swing” invece la realtà è ben più complessa: al momento infatti, Kamala Harris sembra in difficoltà anche nella “Blue Wall” rappresentata da Wisconsin, Michigan e Pennsylvania, ovvero tre Stati che storicamente hanno una tradizione a maggioranza risicata dem (e dunque “blu” per il colore del partito, ndr). In questi ultimi giorni di campagna elettorale Trump è avanti di pochissimo e per Harris l’obiettivo sarà invece quello di sorpassarlo alle Elezioni Usa 2024, mantenendo anche nel complesso in Nevada, Georgia, Carolina del Nord, Arizona. Impresa tutt’altro che semplice specie davanti ai sondaggi Emerson e Marist che vedono il vantaggio dei Repubblicani attorno all’1-2% sulla rivale democratica.