Arrivano i nuovi sondaggi elezioni USA 2024 con il tradizione – ed ormai noto – Silver Bulletin di Nate Silver che ha cercato di stimare l’esito del voto popolare prendendo in esame 40mila differenti simulazioni: la situazione che emerge sembra essere quella di un netto vantaggio per il Repubblicano Donald Trump, con la candidata Democratica – da poco confermata nella seguitissima Convention – Kamala Harris che pur avendo recuperato terreno rispetto al presidente uscente Joe Biden sembra faticare ancora a raggiungere il cuore della maggioranza dell’elettorato americano.



Soffermandoci un attimo sul parere del Silver Bulletin – poi vedremo altri sondaggi elezioni USA 2024 che si concentrano anche su alcuni degli Stati ancora in bilico -, infatti, Trump viaggerebbe attorno ad una percentuale nei collegi elettorali americani del 52,4%; mentre la Dem si ferma ad un (comunque positivo rispetto a quanto ottenuto da Biden prima del suo ritiro) 47,3 per cento: interessante notare come nel voto popolare – che ha un peso minore rispetto a quello collegiale, inclusivo anche dei cosiddetti ‘Grandi elettori’ – si aggiudica i dati migliori proprio la Harris, staccando Trump di poco meno del 30%.



Sondaggi elezioni USA 2024: serrato il testa a testa nei sette Stati chiave

Insomma: Harris guadagna terreno nei sondaggi elezioni USA 2024 ma fatica ancora a ritagliarsi un posto in vetta alla classifica; ma va tenuto anche conto che da qui all’effettiva apertura delle urne mancano ancora delle tappe fondamentali come i dibattiti televisivi tra i due candidati (determinanti nel calo a picco delle preferenze verso l’uscente Joe Biden) e la scelta dei Grandi elettori e degli Stati chiave, per ora ancora abbondantemente in bilico.

Stando – per esempio – agli ultimi sondaggi elezioni USA 2024 stilati da Fox News, Trump ed Harris sarebbero al centro di un vero e proprio testa a testa in Arizona, Georgia, North Carolina e Nevada, con dati che oscillano tra l’uno e il due per cento a favore del tycoon o della vice: dati, tuttavia, che hanno un margine di errore stimato attorno al 3%, sintomo chiaro che il testa a testa è (a dir poco) serratissimo. A dirci che i due candidati sono praticamente pare su ognuno dei sette Stati chiave è anche l’ultima rilevazione fatta da The Hill con l’Emerson College che assegna alla Dem un lieve vantaggio in Georgia, Nevada e Michigan; mentre il Repubblicano viaggia spedito in North Carolina, Arizona e Wisconsin, con la sola Pennsylvania che segna una parità netta del 48% l’uno.