TRUMP AVANZA NEGLI SWING STATES: COSA DICONO GLI ULTIMI SONDAGGI A MENO DI UN MESE DALLE ELEZIONI USA
In un gergo forse un po’ troppo abusato si suole dire che la “luna di miele” nei sondaggi politici è finita: ebbene, per le prossime Elezioni Usa 2024 quanto accade in questi giorni alla candidata dem Kamala Harris assomiglia molto da vicino ad un crollo verticale nei consensi dopo il “boost” combinato disposto tra la nomination democratica e il dibattito su ABC che l’ha vista prevalere nettamente sul rivale Donald Trump.
Secondo gli ultimi sondaggi sulle Elezioni Presidenziali Usa in programma il 5 novembre 2024 diffusi da RealClear Politics e da Sky News, il candidato dei Repubblicani risulta non solo in ripresa ma anche nettamente avanti in ben 6 dei 7 Stati chiave (gli “Swing States”, ovvero le aree storicamente in bilico nella complessa mappa elettorale americana). Se infatti la media dei sondaggi al 19 settembre dava Kamala Harris avanti per 4 a 3 contro Trump, appena un mese dopo la situazione è decisamente peggiorata per la vicepresidente degli Stati Uniti: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania vedono avanti i repubblicani con aumento dei consensi generali e locali per l’ex Presidente; l’unica “roccaforte” dove permane il vantaggio, minimo allo 0,3%, di Kamala Harris risulta il Wisconsin dove però il voto degli afroamericani è dato in forte calo a sostegno dei Dem. Anche per questo motivo, negli scorsi giorni il comizio di Barack Obama a Pittsburgh (Pennsylvania) è sembrato rivolgersi principalmente per l’elettorato afroamericano, elemento al momento di forte crisi per il Partito Democratico dal 2012 (quando l’affluenza in Wisconsin era data al 78,5%) fino al 2020, crollata al 43,5%.
STOP A KAMALA HARRIS NEI SONDAGGI SULLE ELEZIONI USA 2024: I MOTIVI DEL CROLLO (ATTUALE)
Non solo su RealClear e Sky News, anche i sondaggi politici di Lab24 sulle Elezioni Usa 2024 vedono in chiusura la “luna di miele” dell’elettorato americano verso la propria vicepresidente, e non solo per le poco brillanti performance nelle ultime interviste nazionali. Kamala mantiene un vantaggio su “The Donald” a livello generale di 2% ma è sul voto degli Swing States che sembra in netto calo rispetto anche solo ad un mese fa.
La duplice guerra e le difficoltà di Biden, la scarsa affluenza del voto afroamericano, i dubbi sul programma economico e sui migranti: molti gli elementi difficoltà su cui Harris deve dimostrare di valere più dell’agenda Trump, ma al momento i sondaggi non sembrano più crescere come in estate. Inoltre, anche il voto dell’elettorato maschile (non solo tra i “bianchi”) sembra poco propenso a mostrare fiducia nella potenziale prima Presidente donna alla Casa Bianca. Secondo l’ultimo sondaggio del Siena College per il New York Times, Trump avrebbe ampio vantaggio – 51% a 40% – su Kamala Harris tra gli elettori maschili: da ultimo, nei sondaggi Usa Today/Suffolk University in un altro stato in bilico come l’Arizona, Harris avrebbe grosse difficoltà di convincere l’elettorato ispanico a puntare sui Dem alle Elezioni Presidenziali; specie tra i 35 e i 49 anni, Trump ha un vantaggio di +20% sulla rivale democratica.