LA MEDIA DEI SONDAGGI SUGLI SWING STATES CONFERMA IL TESTA A TESTA ALLE ELEZIONI USA 2024

Con l’ultimo comizio di Kamala Harris a Washington nel luogo dove Trump nel 2021 “salutò” i propri peones pronti a lanciarsi poi all’assalto di Capitol Hill ha visto il conclamarsi dell’ultima strategia Dem visti i sondaggi sulle Elezioni Usa 2024 in difficoltà per la candidata Presidente: la demonizzazione di Donald Trump, il porlo come autentico pericolo per la democrazia ha funzionato in questi giorni con alcuni sub-movimenti negli Stati chiave contesi e per questo Harris ha spinto non poco nel suo discorso.



Restano però avvero imprevedibili queste Presidenziali al via il prossimo 5 novembre 2024: tanto nei voti complessivi dei consensi popolari, quanto soprattutto nei 7 Swing States che dovrebbero mettere in palio i 93 Grandi Elettori necessari per vincere le Elezioni Usa 2024. Se Harris mantiene un margine di massimo 2-3% a livello generale, Trump pone il suo vantaggio in almeno 4 degli Stati “in bilico”, ovvero Arizona, Georgia, North Carolina e Pennsylvania, con pareggio in Nevada e con i Dem avanti su Wisconsin e Michigan. Lo scenario è tutt’altro che prevedibile in quanto il divario tra i due candidati è davvero esiguo negli Swing States e un colpo di coda di consensi spostati nei prossimi giorni potrebbe essere decisivo per la corsa alla Casa Bianca.



COSA TEME TRUMP, COSA TEME HARRIS: GLI ULTIMI SONDAGGI SULLE ELEZIONI USA 2024

Ma è proprio questo “potenziale cambiamento improvviso” ad essere al centro delle ansie in casa Democratici: come hanno dimostrato esponenti di alto livello del “blue party”, Kamala Harris nei sondaggi sulle Elezioni Usa 2024 non sembra spostare molti voti, neanche dopo discorsi altisonanti come quelli visti ieri sera all’Ellipse. Quanto riportato sul quotidiano specializzato come “Axios” dagli analisi dem è semplice e schietto: la vicepresidente degli Stati Uniti è molto brava nel comunicare perché gli americani non dovrebbero votare Trump, molto meno nel convincere l’elettorato a votare per lei e con quali argomenti.



Di contro, i Repubblicani temono altre uscite nei comizi come quella del comico sul palco del Madison Square Garden che in sostegno a Trump ha sostanzialmente dato a Porto Rico della “spazzatura a cielo aperto”, non lasciando grandi gioie ai portoricani in Pennsylvania che pure rappresentano una buona fetta di minoranza sul territorio. Le “ansie” e i timori si giocano tutte nei sondaggi politici sulle Elezioni usa e sul convulso aggiornare di dati e analisi spesso in controtendenza un giorno dopo l’altro: negli Swing States il vantaggio minimo di Trump permane ma non è affatto “sicuro” fino al voto, così come sui Dem pesa la difficoltà di Harris di spostare altri voti a suo vantaggio. Secondo i sondaggi dell’Economist, su 100 Elezioni Usa ad oggi Donald Trump ne vincerebbe 54 contro le 46 di Kamala Harris; se a questo si aggiunge la sfiducia dei mercati nell’agenda Dem, ecco spiegarsi perché Kamala ieri abbia “demonizzato” l’ex Presidente e preso al contempo distanze da Joe Biden.