A un mese dalle Elezioni Europee 2024, impazzano ogni giorno sondaggi politici: leggerli è come salire sulle montagne russe. I numeri dei sondaggi cambiano a seconda di chi li commissiona: piccolo trucco che tutti sanno ma che non si deve dire. Possiamo però individuare due-tre grandi partite che si giocano in queste elezioni Europee 2024 e che cerchiamo di isolare per aiutarci a leggere con più interesse i nuovi risultati dei sondaggi politici.
Allora le tre questioni sono racchiuse in queste tre domande: quanto inciderà la candidatura della Meloni sulla tenuta di FdI e sulla crescita? Chi vincerà il derby del centrodestra tra Forza Italia e la Lega? Chi, tra i partiti più piccoli, riuscirà a superare la soglia di sbarramento del 4%? Ecco a partire da questi macro quesiti oggi proviamo a interrogare i sondaggi sulle prossime elezioni Europee dell’Istituto Piepoli. Partendo dalla Meloni, vediamo che il suo partito, Fdi, rimane in salute e si può già apprezzare nei sondaggi l’incremento dello 0,5 che ha portato l’annuncio della sua candidatura, attestando così Fratelli d’Italia al primo posto con il 28%. Il Partito Democratico che segue a ruota è stabile al 20% dei consensi. Dicevamo poi della contesa interna alla maggioranza di Governo: Nei sondaggi politici Forza Italia si attesta al 9,5% (+0,5%) confermando il suo stato di salute, mentre la Lega è staccata di 1 punto e si conferma all’8,5%.
C’è da dire che nelle ultime due settimane il partito di Matteo Salvini ha fatto registrare nei sondaggi per le Europee una inversione di tendenza: ha infatti interrotto la curva discendente che aveva da mesi e si è stabilizzato. Vedremo più avanti se e quanto incideranno le candidature e se faranno la differenza. M5S lascia nei sondaggi un –0,5% attestandosi al 15,5%. Si fa più interessante la bagarre tra i partiti più piccoli.
EUROPEE 2024, CHI SUPERA LO SBARRAMENTO DEL 4% TRA VERDI, AZIONE E STATI UNITI D’EUROPA?
I Verdi sono in bilico pericolosamente sulla soglia del 4% e negli ultimi sondaggi non hanno fatto registrare alcun movimento ne in positivo ne in negativo. In flessione invece Stati Uniti d’Europa, il cartello di Renzi e della Bonino che flette dello 0,5 e scende al 4,5% con un piccolo margine di sicurezza sopra lo sbarramento. L’acerrimo nemico Calenda, con la sua Azione guadagna un +0,5% e raggiunge quota 4%. Al momento tutti e tre i “partitini” raggiungono l’obiettivo del 4% ma la situazione è talmente fragile che potrebbero esserci sorprese nei sondaggi da qui alle Europee, sia in positivo che in negativo. La sensazione è quella del colibrì: grandissimo movimento per restare tutti fermi, ovvero il massimo del movimento e il minimo dello spostamento.