Nel 2020 che si apre sono la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni a rappresentare le due forze politiche più “in forma” a livello complessivo: da un lato, il Carroccio nei sondaggi politici resta ancora il primo partito per profondo distacco su tutti gli altri, mentre FdI è il partito (con annessa leader) più “migliorati” del 2019 e si appresta a costituire assieme a Salvini un polo di Centrodestra in grado di sfidare e al momento battere l’asse giallorosso, tutt’altro che compatto al momento. Dando un’occhiata agli ultimi sondaggi politici in “Supermedia” condotti da YouTrend per il Capodanno 2020, si può scorgere come in particolare è il M5s ad aver perso terreno – e molto – nell’anno appena andato in soffitta. Di Maio l’aveva cominciato con il 26%, comunque in calo rispetto alle Politiche 2018, ma i problemi elettorali sono giunti dopo: sconfitti in tutte le competizioni regionali e locali, il tonfo delle Europee al 17,1% e la chiusura di fine anno al 16,3%. Un saldo che parla di -9,7% sui sondaggi di inizio 2019, anche se in mezzo qualche saliscendi c’è stato: con la nascita del Governo Conte-2 c’è stata un’impennata del Movimento tornato sopra il 20%, salvo poi perdere di nuovo terreno con lo scollamento tra base e leadership, con le frizioni Conte-Di Maio e con l’asse insieme al Pd che alla lunga ha logorato un elettorato “cresciuto” a osteggiare i dem e ora al Governo con loro.
SONDAGGI PAGNONCELLI (31 DICEMBRE): LE ULTIME INTENZIONI DI VOTO
Negli ultimi sondaggi politici stilati da Pagnoncelli per il Corriere della Sera per l’anno 2019 – e di fatto le prime intenzioni di voto disponibili per il nuovo 2020 appena nato – la Lega chiude il cerchio di un anno stranissimo, dove dal 31% è arrivata a sfiorare il 40% salvo poi tornare indietro, a mo’ di gambero fino a ritornare al 32%, comunque prima lista d’Italia con profondo distacco sulla seconda. Il Governo “gialloverde” fruttava consensi e crescita a Salvini & Co., ma anche nel neo-Governo Conte-bis le varie difficoltà e liti tra Pd-M5s-LeU-Renzi danno la possibilità al Centrodestra di crescere nei sondaggi, con il consenso “spartito” tra Fratelli d’Italia e il Carroccio stesso. La Meloni infatti chiude l’anno ben oltre il 105, 4 punti percentuali netti in più rispetto alle Europee: male Forza Italia, che nel 2019 è passato dall’8,4% di gennaio al 7,4% di fine dicembre, ma la vera palma di partito in crisi la conquista il Movimento 5 Stelle. Di Maio, già ai minimi storici come leadership personale, nei sondaggi politici di Pagnoncelli fa fissare al suo M5s un 17,7% che riflette tutte le crisi dell’anno appena passato. La metà secca di voti rispetto alle politiche 2018, i grillini sono riusciti a recuperare per fine dicembre qualche punticino in modo da tallonare il Partito Democratico ma resta la profonda divisione tra base, parlamentari e leadership, con Beppe Grillo che questa volta sembra non riuscire a ricompattare la truppa verso l’inizio del 2020.
SONDAGGI YOUTREND (31 DICEMBRE): L’ANNO DEL PD
Il Partito Democratico al 18% secondo i sondaggi di Pagnonceli dà la “cifra” delle difficoltà interne anche al Centrosinistra, nonostante vada sempre ricordato che rispetto allo scorso anno ora vi è un partito in più, Italia Viva di Matteo Renzi, che qualche consenso ai dem l’ha tolto (assieme a qualcosa in area Forza Italia). Interessante in questo senso l’analisi fatta da YouTrend-Quorum per Agi negli ultimi sondaggi politici dell’anno: il partito di Nicola Zingaretti, visto nella complessità del 2019, acquisisce quel senso di “altalena” costante, per dire diversamente dalla Lega che invece ha visto trend in positivo e in negativo anche molto rapidi tra loro. Il Pd aveva iniziato il 2019 con il 18,1% ma in ascesa, arrivato fino al 22,7% delle Europee che lo proiettavano come seconda forza del Paese dietro a Matteo Salvini. Il dato massimo si è avuto nell’immediato post-voto a giugno (23,5%) mentre il fronte minimo si è avuto nel giorno di San Valentino 2019, con il 17,3% comunque inferiore all’attuale 18-19% con cui viene stimato il Partito Democratico secondo i sondaggi politici dei principali istituti demoscopici d’Italia. L’anno che si apre davanti con la verifica di Governo, le liti con Renzi e il ruolo sempre più “vicino” ai temi e valori dem del Premier Giuseppe Conte sembra già nelle previsioni molto complicato: che quella “altalena costante” possa ripetersi anche nel 2020?