Secondo gli ultimi sondaggi politici, il centrodestra unito sarebbe vicino al 50 per cento dei consensi. Lo rileva l’istituto MG Research per Affaritaliani, secondo cui dopo il calo d’autunno il centrodestra è riuscito a riprendere consensi in inverno. Salgono intanto le forze centriste, con la new entry di Azione di Carlo Calenda che è attestata al 3 per cento, mentre Italia Viva dell’ex premier Matteo Renzi si mantiene stabile intorno al 5 per cento. La Lega è al 33 per cento dei consensi elettorali, mentre nei sondaggi politici scende Forza Italia, che si ferma al 5,8 per cento, confermandosi ormai terzo polo del centrodestra. Fratelli d’Italia infatti è stabilmente il secondo partito della coalizione: è al 10,4 per cento, quindi in doppia cifra dopo la grande crescita registrata dopo le elezioni regionali in Umbria, secondo le rilevazioni di novembre. Invece una possibile coalizione di centro, formata da Azione, Italia Viva e Più Europa, sarebbe vicina al 10% dei consensi, con il 9,7%. Stabile Partito Democratico intorno a quota 19%, mentre M5s è vicino al 15%. (agg. di Silvana Palazzo)



SONDAGGI TECNÈ, FIDUCIA ECONOMIA: 35% ITALIANI PESSIMISTI

In attesa che i sondaggi politici tornino a sfornare delle previsioni anche in questo 2020 è curioso notare il risultato di una delle ultime rilevazioni di Tecné per RTI. Il quesito posto dall’istituto di sondaggi riguardava la fiducia degli italiani rispetto all’economia del Paese. Alla domanda: “La situazione economica dell’Italia tra 12 mesi…?”, soltanto il 12% ha azzardato che “sarà migliore”. Una percentuale in forte calo rispetto a quella dell’anno precedente: nel dicembre del 2018 gli ottimisti erano il 22%. Aumenta dal 46% al 53% la schiera di chi pensa che la situazione economica “sarà uguale ad oggi”. Così come in crescita sono i pessimisti: prevede un peggioramento il 35% degli intervistati contro il 32% della precedente rilevazione. Numeri che dovrebbero portare la politica ad una riflessione… (agg. di Dario D’Angelo)



SONDAGGI POLITICI

Nelle ultime intenzioni di voto raccolte sulle Elezioni Regionali in Emilia Romagna, al momento certamente il dato più interessante nei sondaggi politici nazionali per capire dove potrà andare il fondamentale scontro totale tra il Centrosinistra e il Centrodestra, con il M5s momentaneamente fuori dai giochi avendo un candidato “terzo” a Bonaccini e Borgonzoni con ben poche possibilità di vittoria. Ebbene, come ben dice uno dei fondatori del centro studi sondaggi YouTrend-Quorum Lorenzo Pregliasco «Una tappa imprescindibile è il voto in Emilia Romagna. I sondaggi ci dicono che la partita è contendibile». A livello numerico, il candidato nonché Governatore uscente Stefano Bonaccini è dato dai sondaggi politici Demopolis al 46% mentre la rivale sfidante, Lucia Borgonzoni, insegue al 44% ma viene ormai data da tutti gli analisi politici come “l’underdog” quando invece solo un mese fa era data come probabile vincitrice della contesa.



SONDAGGI REGIONALI: BONACCINI “SIAMO AVANTI”

Sempre nei sondaggi politici espressi da Demopolis e presentati da YouTrend si scopre come i voti in dote al candidato del M5sSimone Benini – avrebbero fatto comodo eccome al Centrosinistra: quel 7% in mano a Di Maio, qualora ci fosse stato un patto “civico” come in Umbria forse avrebbe avuto esito assai diverso la sfida di queste Regionali ormai imminenti (domenica 26 gennaio prossima). Sulla sfida a distanza che è ormai palesemente “nazionale”, ieri Salvini ha scritto sui social dopo il comizio con la candidata Governatrice a Cesenatico «posso dirvi che mi avete emozionato? Spero di meritarmi tutto il calore, l’energia e i sorrisi che mi avete portato stamattina, grazie di aver dedicato una parte della vostra domenica a me e alla Lega. Questi sono i sondaggi che contano. Vi assicuro che l’Emilia-Romagna la liberiamo». A stretto giro è arrivata la pronta risposta del candidato di Pd e Centrosinistra, Bonaccini: «Mi dispiace Matteo Salvini, ma in tutti i sondaggi siamo davanti noi e cresciamo, come ti hanno detto tutti gli istituti demoscopici. Altrimenti non saresti qui tutti i giorni a sostituire la tua candidata. Solo che tu in Emilia-Romagna sei un ospite, peraltro sempre benvenuto, mentre io sono di casa: il 27 gennaio tu tornerai comprensibilmente a Roma per il ruolo che ricopri, mentre io starò qui, perché questa è la mia terra e questa è la mia gente».