CENTRODESTRA VOLA NEI SONDAGGI POLITICI PROGER/INDEX: IL CALO DEI PARTITI DI SINISTRA

Come ha confermato anche l’ultima Supermedia dei sondaggi politici YouTrend, il Centrodestra a guida Giorgia Meloni dopo un anno di Governo resta saldo nella fiducia dell’elettorato, nonostante le cristi internazionali e le discussioni sulla Manovra che dividono l’opinione pubblica. I sondaggi politici condotti da Proger IndexResearch per Radio Giornale Radio a fine ottobre confermano un andamento in su per quasi tutti i partiti di maggioranza – paga dazio solo la Lega – mentre si profila un calo generale per i movimenti orientati a sinistra.



Partendo dalle intenzioni di voto, Fratelli d’Italia chiude in positivo il saldo rispetto agli ultimi sondaggi politici Proger-Index, aumentando dello 0,2% il proprio elettorato e chiudendo con la fiducia al 29,8% dei rispondenti all’intervista: lontano 10 punti percentuali il Pd di Elly Schlein, in costante contrapposizione in Parlamento ma senza per ora ottenere una reale risalita nelle intenzioni di voto dopo un anno di governo Meloni. I dem inseguono al 19,5%, perdendo anche lo 0,1% nel giro di un mese: male il M5s di Giuseppe Conte che indietreggia fino al 16,7% (-0,3%), mentre non va oltre il 10% la Lega di Salvini che resta stabile con uno 0,1% perso in un mese. Chiudono i sondaggi politici Proger Forza Italia di Tajani che risale al 6,1%, Azione di Calenda al 4,2%, Sinistra-Verdi in calo al 3,7%, Italia Viva-Renzi al 2,6% come PiùEuropa, ItalExit Paragone all’1,7%.



MELONI, GIAMBRUNO E L’EFFETTO GUERRA: ANALISI SUI SONDAGGI POLITICI

Osservando i voti sulle coalizioni, i sondaggi politici registrati da Proger per Rgr danno ancora piena legittimazione al Centrodestra di Giorgia Meloni, coalizione che cresce ancora fino al 46,7% delle preferenze: perde terreno il Centrosinistra attuale, ovvero Pd-Verdi-SI-+Eu che non va oltre il 25,8%. Resta un’ampia fetta di elettori che restano indecisi o astenuti davanti alle intenzioni di voto, elemento costante che permane anche un anno dopo le Elezioni Politiche 2022. Sulla figura invece della Presidente del Consiglio, Meloni resta stabile al 46% e con fiducia maggiore rispetto al suo Governo, in crescita ma sempre attorno al 36%.



Calano i voti e le preferenze per i partiti più filo-pacifisti in merito alla guerra in Medio Oriente, gli stessi che criticano l’appoggio del Governo italiano allo Stato d’Israele nell’offensiva su Gaza: M5s, Verdi e Sinistra Italiana “pagano dazio” in questo mese dopo l’esposizione e le piazze organizzate pro-palestinesi (anche se con diversi distinguo all’interno del Centrosinistra). Secondo quanto analizzato dal report di Proger per Radio Giornale Radio, non sembra aver influito particolarmente sull’evoluzione degli ultimi sondaggi politici nazionali la vicenda che ha colpito la famiglia di Giorgia Meloni, in particolare il suo ormai ex compagno Andrea Giambruno: «Sulla vicenda Giambruno tanto rumore per nulla – ha commentato Luigi Crespi, conduttore di “Spin Doctor” su Radio Giornale Radio –. Nessuno di sinistra voterà la Meloni per il post con cui ha annunciato la fine della sua relazione, così come nessuno di destra smetterà di votarla. Aumentano l’intensità e la convinzione con le quali gli elettori che l’hanno scelta continuano a sceglierla: non può essere questo l’argomento che sposta l’opinione, come invece è sembrato nei sondaggi di altri istituti».