LE INTENZIONI DI VOTO DEI SONDAGGI POLITICI IPSOS: CALANO TUTTI (TRANNE M5S), CROLLO PD -1,4%

Mentre proseguono in forte rilento gli scrutini alle Elezioni Regionali in Sardegna, i sondaggi politici nazionali che arrivano dal weekend appena passato non fanno sorridere praticamente nessun partito tranne il Movimento 5Stelle (di cui è espressione la candidata sarda del “campo largo” Alessandra Todde). È però in particolare il Partito Democratico a rimanere deluso dai sondaggi Ipsos raccolti per il “Corriere della Sera” dal presidente Nando Pagnoncelli. Con le interviste fatte il 22 febbraio scorso, pubblicate però il 24 febbraio, le intenzioni di voto danno ancora pieno vantaggio a Fratelli d’Italia nonostante il calo evidente nelle ultime settimane per il partito di Giorgia Meloni.



Entrando così nelle pieghe dei singoli sondaggi politici, i dati Ipsos mostrano un FdI in calo al 28,2% (-0,8% rispetto alle rilevazioni) ma comunque nettamente davanti al 18,3% del Pd, crollato dell’1,4% in poco più di un mese: Schlein resta così di poco davanti al M5S di Giuseppe Conte, in crescita dello 0,8% fino al 17& i consensi su base nazionale. Prosegue il momento no della Lega di Salvini, all’8,3% e sotto ancora dello 0,4% in poche settimane: migliore partito su base nazionale nel mese di febbraio 2024 risulta così essere Forza Italia di Tajani, cresciuto dello 0,9% e ormai prossimo al tallonamento del Carroccio al 7,9% nelle preferenze. Chiudono le intenzioni di voto tutti gli altri partiti sotto quota 5% nelle rilevazioni: Italia Viva di Renzi balza al 3,6% davanti ad Azione di Calenda (3,3%) ma anche all’Alleanza Verdi-Sinistra ferma al 3,5%. In coda al 2% ItalExit, Noi Moderati 1% come Democrazia Sovrana Popolare, all’1,8% invece Unione Popolare.



FIDUCIA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E LEADER NAZIONALI: GLI ALTRI SONDAGGI DI GIORNATA

Rimanendo sempre sui sondaggi politici Ipsos di Pagnoncelli per il “Corriere” passiamo in rassegna i singoli gradi di fiducia espressi su Governo, Presidente del Consiglio e principali leader dei partiti politici in Parlamento: ebbene, si conferma il trend di una Premier che “vale di più” del suo esecutivo, agli occhi dell’elettorato, e senza particolari cedimenti rispetto alla lista FdI data invece in calo in questo 2024. Il 41% concede credito all’operato del Governo mentre su Giorgia Meloni i giudizi positivi sono al 42%, nettamente in vantaggio rispetto a tutti gli altri leader, tanto nella maggioranza quanto soprattutto nelle opposizioni.



In attesa di capire chi avrà vinto la sfida elettorale della Sardegna, dove è andato in scena il primo progetto di “campo largo” nel Centrosinistra progressista, Meloni al 42% ad oggi supera l’intesa lista di leader: Tajani (Forza Italia) al 34%, Conte del M5s al 31%, Salvini della Lega al 25%, Elly Schlein del Pd al 24%, Lupi e Fratoianni (Nm e SI) al 21%, Angelo Bonelli dei Verdi al 19%, Riccardo Magi con PiùEuropa al 19% come Calenda di Azione, al 14% invece Matteo Renzi.