LE INTENZIONI DI VOTO SUI SONDAGGI POLITICI AGGIORNATI EMG: FDI AL 29% PRIMO PARTITO, LEGA-FI TALLONANO CONTE, LUPI RECUPERA SUL TERZO POLO

Una boccata d’ossigeno per il Centrodestra, quantomeno sotto il profilo dei sondaggi politici e consensi nazionali, in un periodo di lieve difficoltà dopo mesi di fiducia pressoché incrollabile dell’elettorato: le difficoltà sulla Manovra di Bilancio e le riforme che trovano diverse opposizioni (Autonomia, Premierato, giustizia e migranti su tutte) hanno fatto perdere qualche percentuale al primo partito del Paese, che resta però pur sempre Fratelli d’Italia con una coalizione ancora sul 47-48% a livello nazionale. I dati degli ultimi sondaggi politici presentati da Emg per la Rai lo scorso 13 dicembre 2024 (con interviste raccolte appena due giorni prima) mostrano ancora la lista di Giorgia Meloni in cima a tutti, con uno stabile 29% sul profilo delle preferenze nel weekend della festa di Atreju dove la stessa Presidente del Consiglio ha confermato la piena stabilità di una coalizione come quella del Centrodestra, nonostante differenze di vedute anche accentuate.



Continua la lenta risalita il Pd di Elly Schlein, certamente nel miglior periodo sul profilo dei consensi elettorali dopo le buone vittorie alle ultime Regionali: per i Dem, ancora impegnati nella costruzione di un campo largo progressista che possa impensierire il Centrodestra alle prossime Elezioni 2027, il 23,7% rappresenta un nuovo passo in avanti di 0,4% rispetto agli stessi sondaggi politici Emg di inizio dicembre. Chi invece sembra annaspare nelle varie fatiche post-Costituente è il M5s, con Giuseppe Conte sempre più intento a mantenersi equidistante dalla destra e dalla sinistra, con l’ambiguità politica però di un “campo progressista” comunque votato da parte degli iscritti durante l’ultima votazione “anti-Grillo”. I 5Stelle al 10,8% calano ulteriormente, vedendosi avvicinare tanto Salvini quanto Tajani con le rispettive liste in area Centrodestra: le intenzioni di voto questa settimana danno Forza Italia al 9% mentre la Lega, nei giorni del Congresso del partito in Lombardia con la nomina di Massimiliano Romeo a nuovo segretario regionale, appena dietro con l’8,8%.



CAOS ASTENSIONE E PRIORITÀ GOVERNO MELONI: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI DI GIORNATA

Ultimando le intenzioni di voto offerte dai sondaggi politici Emg, l’elettorato sembra ancora credere nel progetto AVS, sebbene con una lieve discesa nei consensi fino al 6,4% su base nazionale. Chi invece naufraga per il momento è l’intero gruppo di centristi ex Terzo Polo, con difficoltà nel vedere una luce in fondo al tunnel avendo un “campo progressista” retto dal Pd più a sinistra della storia recente democratica. Calenda con Azione non va oltre il 2,6%, Renzi fa peggio con Italia Viva al 2,5% mentre PiùEuropa resta ampiamente sotto il 2%. Addirittura Maurizio Lupi con Noi Moderati, componente centrista nella maggioranza del Governo Meloni, grazie all’1,4% è di fatto alle costole della lista fondata da Emma Bonino e Riccardo Magi.



Spesso non rientra nelle discussioni politiche attorno ai vari dossier di Governo e opposizione, eppure la percentuale attuale di potenziali elettori ad eventuali imminenti Elezioni Politiche è sempre troppo bassa per non essere considerato un campanello d’allarme costante: nei sondaggi politici di Emg per la Rai la quota di indecisi e astenuti raggiunge quasi un elettore su due, con appunto il 46% di astensionismo che mostra tutto il lato più di sfiducia dei cittadini verso le istituzioni (e i partiti). Da qui vanno letti i temi e le priorità che l’elettorato intervistato ripone nei prossimi 12 mesi di Governo dell’attuale coalizione di Centrodestra: con una forte sfiducia e critica per l’andamento della politica, gli elettori chiedono con forza che il Governo Meloni si occupi di sanità pubblica (62% di risposte), di lavoro (50%) e del combinato pensioni/tasse (al 40%, considerando che erano possibile risposte multiple nei sondaggi politici di Emg). Altre priorità, molto meno incidenti rispetto al “tris” di qui sopra, risultano essere la riforma della giustizia (13%), Autonomia differenziata (la riforma della Lega) con il 7% e Premierato (riforma costituzionale di FdI) al 3%.