MELONI AL 30% ALLUNGA SUL “CAMPO LARGO”: BENE FI-LEGA, CALA FRATOIANNI CON BONELLI

Al netto del clima di tensione perenne in Parlamento con le opposizioni sul piede di guerra contro il Governo Meloni per diversi dossier, nei sondaggi politici nazionali la forza del Centrodestra si conferma analisi dopo analisi in questa lunga fase pre-elettorale che lancerà le tre Elezioni Regionali 2024 da qui a fine anno: Giorgia Meloni e FdI si confermano forza trainante e trascinante di una coalizione che tutta assieme si avvicina sempre più alla soglia del 50% complessivo pure dopo due anni di Governo.



In attesa di capire se la Manovra di Bilancio appena presentata possa convincere o meno l’elettorato nelle sue varie forme, i sondaggi politici condotti Euromedia Research di Alessandra Ghisleri per “Porta a Porta” (interviste raccolte tra il 14 e il 15 ottobre 2024) confermano tutto il trend positivo del Governo nelle ultime settimane: Fratelli d’Italia al 30% allunga ulteriormente sul Pd di Elly Schlein, fermo al 23,2% e in piena difficoltà nel gestire un “campo largo” che stenta a decollare per i veti di Giuseppe Conte contro l’ala centrista (o meglio, contro Matteo Renzi). Al terzo posto resiste il M5s che con l’11,6% si deve però guardare le spalle dall’arrivo potenziale del duo di Centrodestra in salute: Forza Italia di Tajani abbiamo ormai imparato in queste settimane a vederli galleggiare appena sotto quota 10%, idem la Lega di Salvini che tra processo Open Arms e risultati in Parlamento sta ritrovando ossigeno dopo le fatiche pre-Europee.



I sondaggi politici diffusi da Euromedia danno ad oggi FI al 9% e il Carroccio all’8,8%, sempre più in allungo sull’Alleanza Verdi-Sinistra che invece scivola fino al 5,2%. Chiudono le intenzioni di voto questa settimana per “Porta e Porta” Azione di Calenda al 3%, Renzi con Italia Viva ancora fermo al 2,4%, PiùEuropa all’1,7% e il tris di liste di Santoro, Lupi e Cateno De Luca che si ferma tra lo 0,5% e lo 0,4. Alta ancora l’astensione mista agli elettori incerti, con un bel 50% netto che deve sempre mantenere l’allarme nei partiti politici in merito alla forte delusione ancora molto presente negli elettori.



MISSIONE UNIFIL E CAOS ITALIA-ISRAELE IN LIBANO: COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI (CON GLI ELETTORI DIVISI)

La Manovra, le Elezioni Regionali, le battaglie in Parlamento e le emergenze maltempo sono al centro del dibattito politico ormai quotidianamente, ma non si può non considerare – anche sul profilo dei sondaggi politici espressi dagli elettori – quanto succede fuori dall’Italia con un Governo Meloni alle prese a livello internazionale con il delicato ruolo di mediazione in Libano sul fronte Unifil. Gli attacchi di Israele contro le basi ONU con dentro soldati italiani hanno reso complicati i rapporti con il Governo Netanyahu, sebbene l’Italia sia uno dei partner più affidabili in Europa anche dopo l’inizio della guerra a Gaza.

Meloni e il Ministro Crosetto hanno lamentato e protestato contro Israele per gli attacchi mossi contro le basi Unifil, ricevendo le scuse “limitate” di Tel Aviv che considera quella missione in Libano del tutto fallimentare per non aver impedito negli anni a Hezbollah di accumulare armi e basi a ridosso del confine con Israele. Tornando alle dinamiche che interessano più da vicino questo focus, i sondaggi politici espressi da Euromedia sulla situazione in Medio Oriente questa settimana puntano proprio sul caos-Unifil e fanno intuire la spaccatura interna che esiste anche nell’elettorato. Se infatti il 49,7% ritiene siano peggiorati i rapporti tra Italia e Israele dopo questa ultima fase di guerra, vi è un 45% che ritiene comunque che la Missione Unifil dell’ONU sia stata del tutto inutile (il 31% non lo sa, il 23% la ritiene sensata). In sintesi, il 39,7% nei sondaggi politici per la Rai ritiene sia giusto rimanere con il contingente italiano in Libano, il 35,3% invece suggerisce di lasciare il territorio al più presto.