LE INTENZIONI DI VOTO DEI SONDAGGI POLITICI SWG: CALO MELONI SOTTO IL 30% MA SCHLEIN RESTA A -7%. FI PAREGGIA LA LEGA, M5S SOPRA L’11%

Per Giorgia Meloni un lieve passo indietro rispetto alla soglia del 30% raggiunta una settimana fa ma pur sempre 7 punti abissali di vantaggio sul Partito Democratico: questo dicono i sondaggi politici di Swg per TgLa7 che come sempre al lunedì sera aggiornano la situazione dei consensi elettorali nel nostro Paese dopo un’altra settimana molto intensa dal punto di vista politico con il viaggio in Cina della Presidente del Consiglio e la (presunta) bocciatura della Commissione Europea (a cui tra l’altro Meloni ha risposto con una lettera pubblica indirizzata a Ursula Von der Leyen).



Osservando i sondaggi politici raccolti tra il 24 e il 29 luglio 2024, FdI torna sì al 29,8% con un -0,2% ma l’oscillazione attorno a quota 30% resta ormai una costante di questo periodo post-Europee 2024: con Meloni a ridosso dei trenta punti percentuali, il Pd di Elly Schlein non fa meglio e anzi perde terreno scendendo al 22,7%, ben 7 punti sotto il partito leader del Centrodestra. Sale questa settimana il M5s di Giuseppe Conte, miglior partito come crescita con +0,3% registrato negli ultimi sette giorni: i grillini si fissano all’11,4% nonostante lo scontro in atto tra Conte e Beppe Grillo sul processo verso l’Assemblea Costituente 5Stelle.



Rimanendo sul fronte di Centrodestra, la Lega cala leggermente tornando pari a Forza Italia con l’8,3% su scala nazionale: Salvini e Tajani restano comunque davanti al 6,7% di AVS che registra un ulteriore discesa di consensi dopo l’exploit delle Elezioni Europee: dietro al duo Fratoianni-Bonelli resta comunque il “vuoto” dato che Azione di Calenda è distante ben 4 punti con il 3,2% raggranellato nell’area ex Terzo Polo. Matteo Renzi con Italia Viva non va oltre il 2,4% mentre PiùEuropa di Magi e Bonino resta aggrappata al 2% su scala nazionale: chiudono i sondaggi politici Swg questa settimana la lista di Santoro “Pace terra e dignità” all’1,5% e l’insieme di tutti gli altri mini partiti che sommati non vanno oltre il 3,7%. Per quanto riguarda invece il grado di astensione in Italia, i sondaggi di La7 mostrano un 30% generale, in calo rispetto al 32% dello scorso 22 luglio.



COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI SU RENZI E L’IPOTESI “CAMPO LARGO”?

Dal 2,4% dei sondaggi politici Swg al 2% delle intenzioni di Termometro Politico, passando per il 2,3% di Ipsos e in generale sempre ultimo nelle classifiche sul gradimento dei leader di partito: l’ex Premier Matteo Renzi, dopo il fallimento del progetto “Stati Uniti d’Europa” per entrare in Parlamento Ue (nonostante migliaia di preferenze recuperate) continua il suo periodo di “luna nera” con l’elettorato italiano. Il senatore di Firenze si è così intestato un nuovo progetto politico a lungo termine, ovvero riportare il Centrosinistra su livelli più riformisti e meno radicali, fungendo da potenziale punto di contatto con Schlein, Conte e AVS.

Visto da molti analisti – e da alcuni compagni di percorso nel Terzo Polo e in Italia Viva – come un progetto piuttosto “spericolato” (visto lo scontro profondo con M5s e sinistra radicale), per il momento non sta neanche pagando in termini di maggiori consensi nei sondaggi politici nazionali. Secondo il fondatore di YouTrend Lorenzo Pregliasco, Renzi non vale oggi più del 2% in solitaria, ma potrebbe rappresentare un valore positivo all’interno del “campo largo”: «potrebbe assorbire un po’ di voti dai dem. Gli elettori riformisti moderati che hanno scelto il Pd perché c’erano Gori, Bonaccini, Tinagli, Nardella e Decaro, se ci fosse un soggetto più riformista e centrista, con ogni probabilità, non lo voterebbero più». Più cauto invece Fabrizio Masia, sondaggista di Emg, che a “Repubblica” spiega come il “campo largo” con Renzi al suo interno è tutto da verificare se possa costituirsi: al di là dell’abbraccio durante la partita del cuore tra Matteo e la segretaria Schlein, la politica è un’altra cosa «Perdere voti oggi è una possibilità […] ancora non esiste un dialogo, se non calcistico. Si capirà quando ci sarà una piattaforma programmatica e credo ci siano le condizioni per parlarne».