MELONI E SCHLEIN ALL’OPPOSTO DOPO LE REGIONALI IN LIGURIA: DIVARIO +8% NEI SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA
Saranno anche state delle elezioni locali quelle appena concluse in Liguria, ma dopo il 12-1 per il Centrodestra contro il “campo largo” nelle Regionali post-2022 è comprensibile che anche nei sondaggi politici elettorali vi sia piena conferma del vantaggio netto attuale del Governo Meloni. Anche gli ultimi sondaggi in arrivo da Euromedia per “Porta a Porta” – con interviste raccolte dopo la vittoria di Bucci in Liguria, tra il 28 e il 29 ottobre – registrano l’aumento del divario tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, agli antipodi in tutto anche per la capacità di mantenere compatta la coalizione.
FdI sale al 30,4% mentre il Pd sprofonda al 22,8% dopo il pesante ko di Andrea Orlando contro il neo-Presidente ligure Bucci: al di là però delle Regionali, resta il senso di 8 punti di distacco tra i primi due partiti del Paese davanti alle difficoltà attuali del Centrosinistra di organizzare una coalizione credibile da contrapporre agli storici rivali. Al terzo posto nei sondaggi politici Euromedia di questa settimana troviamo il M5s di Conte, con l’11%, nel pieno della bufera tanto interna con Grillo quanto esterna con il “campo largo” abbattuto alle urne anche per i veti imposti dai 5Stelle contro i centristi: la Lega di Salvini cresce ancora e si piazza all’8,7% superando l’alleato Tajani con Forza Italia all’8,6% mentre AVS cala fino al 5,1%, anch’essi contrari ad un “campo largo” che comprenda gli ex Terzo Polo. Fanalini di coda nei sondaggi politici per la Rai proprio i centristi Calenda, Renzi e Magi: Azione si ferma al 3%, Italia Viva al 2,6% e PiùEuropa al 2,2%, davanti al tris appena sotto quota1% di Noi Moderati, Sud Chiama Nord e Pace Terra Dignità.
CASO DOSSIERAGGI: LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI CON IL GOVERNO MELONI, “SCANDALO È MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA”
Con un’astensione ancora altissima pure per Euromedia – questa settimana al 51,7% degli intervistati – i sondaggi politici di questa settimana non possono che dedicare ampio spazio allo scandalo dossieraggi, visto ormai l’estensione di più inchieste con il tratto comune dello “spionaggio” con vendita di dati rubati. Dal dossieraggio politico di Striano & Co. (il più temibile dal punto di vista nazionale, ndr) ai conti correnti spiati a Bari, fino al maxi spionaggio industriale di Milano, il tema è tutt’altro che marginale come ha spiegato ieri a “Porta a Porta” la stessa Premier Giorgia Meloni: «bisogna mettere fine a questo schifo, problema non è tanto l’hackeraggio ma l’infedeltà dei funzionari pubblici».
L’elettorato italiano sembra sposare la tesi della Presidente del Consiglio e dell’intero Governo che nel frattempo sta studiando norme ad hoc per prevenire e contrastare il fenomeno: il 67% ritiene infatti l’attività di dossieraggio illecito sia purtroppo molto diffusa, contro un 15,7% che la ritiene fenomeno di “nicchia”. Sempre secondo i sondaggi politici condotti da Euromedia, gli italiani intervistati ritengono al 63,4% che lo scandalo dossier mette a serio rischio la democrazia, il 65,9% addirittura la sicurezza nazionale mentre infine vi è un 44% che teme anche la propria stessa sicurezza personale nei dati conservati nelle maxi “banche” sul web.