I SONDAGGI POLITICI DEL “TERMOMETRO POLITICO” SUL NATALE DEI PARTITI: MELONI ANCORA SENZA RIVALI, CALANO PD E M5S. CRESCE SOLO AVS NELLA SINISTRA
La Manovra 2025 è incardinata per essere approvata senza grossi patemi al Senato dopo le feste, le alleane europee rinsaldate con l’ultimo Consiglio Ue e i voti elettorali ancora piuttosto lontani: così nei sondaggi politici presentati dal Termometro Politico in vista del Natale, il “borsino” dei partiti vede una sorta di lungo bilancio tracciato di un 2024 che inesorabilmente va verso il tramonto. Meloni ancora al top, assieme al resto del Centrodestra, “campo largo” con una Schlein in crescita in questi 12 mesi ma senza trainare il resto della sinistra, dubbi e incertezze nel futuro di alleanze del Movimento 5Stelle di Conte, crisi ancora nerissima per l’area ex Terzo Polo.
Entrando nelle pieghe dei singoli sondaggi politici condotti tra il 19 e il 20 dicembre 2024 dal Termometro Politico, nell’ultima rassegna dell’anno è ancora FdI di Giorgia Meloni a segnare il passo davanti a tuti: il 29,6% vede un lieve aumento rispetto alle intenzioni di voto della scorsa settimana, con il divario con il Pd di Schlein che si allarga ulteriormente e più 7 punti percentuali netti. I dem al secondo posto calano fino al 22,7%, così come al terzo posto del “podio nazionale” resta per poco il M5s di Conte, sceso al 10,6% con esaurita ormai la spinta dell’Assemblea Costituente. La Lega di Salvini resta davanti all’alleato di Governo nonché altro vicepremier Antonio Tajani: il Carroccio dopo l’assoluzione al processo Open Arms del proprio leader resta all’8,8% mentre gli azzurri di Forza Italia non vanno oltre l’8,4%, con l’aggiunta poi dell’1,2% in dote a Noi Moderati con Maurizio Lupi. Nel resto del “campo largo” i sondaggi politici del Termometro vedono crescere solo l’Alleanza Verdi-Sinistra al 6,7%, staccando ancora più nettamente le forze del centro liberal-progressista: Calenda con Azione al 2,7%, Renzi con Italia Viva al 2,4%, PiùEuropa all’1,9%.
FIDUCIA NELL’ECONOMIA E CAOS GUERRE, COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI DEGLI ITALIANI
Al netto dei “mini-partiti” che chiudono la rassegna dei sondaggi politici del Termometro – da Cateno De Luca allo 0,6% fino a Santoro 1,4% e Marco Rizzo con Democrazia sovrana e popolare all’1,4% – i trend confermati tra Centrodestra e “campo largo progressista” mostrano un andamento ancora in fiducia per il Governo dopo due anni dall’insediamento a Palazzo Chigi. Tra riforme e programma ancora da completare, l’elettorato non fa “decollare” Giorgia Meloni e il suo partito che rimane attorno al 30%, ma mantiene un grado comunque di fiducia nell’esecutivo contro cui le opposizioni cercano in ogni modo di trovare la quadra per una coalizione alternativa.
Al momento la fiducia nell’economia che possa migliorare nel 2025 è presente per almeno il 30% degli elettori – riportano ancora i sondaggi politici del Termometro – mentre il 23,4% crede che il nuovo anno sarà uguale al 2024 ormai terminato: vi è un 30% critico sull’andamento economico del 2025, un 14,7% del tutto pessimista contro l’operato e le riforme messe in campo dal Governo Meloni. Uscendo infine dai confini italiani, la “lettura” della complessa situazione internazionale presente negli elettori intervistati dai sondaggi del Termometro vede al momento un “effetto-Trump” positivo per quasi il 50% degli italiani. Il 9,5% ritiene infatti che le guerre principali in corso termineranno, mentre il 34,7% comunque pensa ad una generale diminuzione dei conflitti, tanto in Ucraina quanto in Medio Oriente: chi invece non ritiene l’arrivo di Trump alla Casa Bianca come deterrente per far diminuire il contrasto internazionale è circa il 38% degli intervistati negli ultimi sondaggi politici dell’anno per il Termometro politico, mentre il 9% pensa addirittura che aumenteranno le guerre (con un 5% che teme un conflitto globale, con anche il coinvolgimento dell’Italia).