I SONDAGGI POLITICI SULLA FIDUCIA NEI LEADER: IL CENTRODESTRA RESISTE CON MELONI, IL CASO SANGIULIANO PER ORA NON “INCIDE”

Giorgia Meloni resta ancora al top nei sondaggi politici elettorali nazionali, nonostante le prime difficoltà sulla Manovra 2025 e nonostante il caso Sangiuliano-Boccia che ha portato alle prime dimissioni di un Ministro del Governo di Centrodestra (subito sostituito dal nuovo titolare della Cultura Alessandro Giuli). Osservando i sondaggi politici raccolti da Tecnè per l’Agenzia DiRE tra il 5 e il 6 settembre 2024 (qui trovate le intenzioni di voto correlate con anche il “borsino” del Governo), emerge come i trend registrati dopo le Europee 2024 sono ancora sostanzialmente gli stessi, anche se l’evoluzione della politica in questi mesi ha visto alcuni saliscendi importanti.



La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si ritrova saldamente in testa ai sondaggi politici “personali” con il 42,9%, in calo dello 0,1%: ad eccezione di Calenda, Bonelli e Fratoianni, tutti i leader politici in questa analisi demoscopica perdono terreno rispetto alla settimana precedente confermando un periodo di generale “freddezza” dell’elettorato per la politica. Dietro alla leader FdI resiste il vicepremier e n.1 di Forza Italia Antonio Tajani con il 36,6%, mentre il terzo leader della coalizione al Governo – l’altro vicepremier, il leghista Matteo Salvini – regge al 26%. Il Governo Meloni, tanto nei sondaggi politici sui singoli partiti quanto nei consensi per i leader sembra aver per il momento attutito bene il caso mediatico che ha coinvolto l’ormai ex Ministro della Cultura Sangiuliano.



CAMPO LARGO: SCHLEIN BATTE CONTE NEI SONDAGGI POLITICI PERSONALI. RENZI INTANTO…

Chi invece prosegue nel navigare a vista con le turbolenze interne alla “semi-coalizione” è Elly Schlein con il suo Pd: nei sondaggi politici nazionali i Dem restano l’unica vera alternativa a Fratelli d’Italia ma in vista delle Elezioni Politiche la coalizione del “campo largo progressista” non sembra avere un grande futuro visto l’ormai ingombrante veto posto da Giuseppe Conte su Matteo Renzi. Il Centrosinistra con tutti dentro, “alla Prodi”, sembra più difficile che mai al momento: se è vero che con l’avvicinarsi delle urne nel 2027 alcune posizioni potrebbero smussarsi, è altrettanto vero che sarà poi l’elettorato a dare la sua parola inequivocabile e non è detto che gradisca la presenza assieme di riformisti, liberali, socialisti, radicali, pentastellati, ambientalisti e comunisti.



Osservando i sondaggi politici sempre di Tecnè emerge come ad oggi Schlein valga ben 11 punti in meno della rivale Meloni, ma con il 31% riesce comunque ad essere avanti all’alleato-rivale Giuseppe Conte, che perde terreno fino al 29,6% su scala nazionale. Gli altri leader della sinistra non vanno certo meglio e colui che ancora divide il “campo largo”, ovvero il presidente di Italia Viva, è ad oggi il meno amato degli italiani nella classifica dei leader nazionali: Renzi al 14% viene superato da Fratoianni al 16,2%, da Bonelli al 16,4%, con Calenda al 20,3% ed Emma Bonino al 20,8%.