SONDAGGI POLITICI SWG IN “PAUSA ESTIVA”: A CHE PUNTO SIAMO ARRIVATI? MELONI ANCORA DAVANTI A TUTTI, SPRINT DEL M5S
La vacanza arriva per tutti e così anche i tradizionali sondaggi politici prodotti da Swg ogni lunedì sera per il TgLa7 si prendono una piccola pausa estiva, anticipando di poco la chiusura del Parlamento (7 agosto la Camera, 9 agosto il Senato) che tornerà operativo nell’ultima settimana agostana. Nelle ultime intenzioni di voto disponibili da Swg l’allungo di Meloni verso quota 30% era stato frenato lievemente, con un 29,8% raccolto nei consensi su base nazionale.
Dietro però il Pd di Elly Schlein resta ancora staccato nettamente dopo le Europee, con un -7% ancora più ingente: i dem al 22,7% restano l’unica alternativa a Fratelli d’Italia ma ad oggi non riuscirebbero a guidare una coalizione in grado di contrastare il Centrodestra ad ipotetiche Elezioni Politiche. Chi invece faceva un “sprint” importante nei sondaggi politici Swg prima della pausa era certamente il M5s di Giuseppe Conte: un 11,4% che stupisce visti più che altro gli scontri interni tra il presidente in carica e il Garante Beppe Grillo sul futuro stesso del Movimento, tra Costituente e modifiche dello Statuto. Per il resto dei sondaggi politici Swg di fine luglio resta tutto piuttosto invariato, con il calo della Lega all’8,3%, pareggiata da Forza Italia di Tajani, comunque entrambe davanti al 6,7% di AVS in difficoltà dopo l’ottima performance alle Europee. Sul fronte ex Terzo Polo, si segnala il 3,2% di Azione-Calenda, sopra al 2,4% di Renzi-Italia Viva, con PiùEuropa al 2% e la lista di Michele Santoro all’1,5%.
ALLARME VOTO: I SONDAGGI POLITICI SULL’ASTENSIONE RECORD ALLE EUROPEE 2024
In quei sondaggi politici forniti da Swg prima della pausa estiva veniva monitorato il grado dell’astensione tra gli intervistati elettori: ebbene un 30% netto dice di non volersi esprimere, tra astenuti e indecisi. Ma è proprio l’astensione ad essere stata di fatto il “primo partito” anche alle ultime Europee, segnando la quota record di soli 49,69% di votanti e dunque sforando la soglia psicologica del 50% di astenuti/delusi dalla politica: ebbene, secondo i sondaggi politici condotti da Ipsos per l’Area Studi Legacoop lo scorso 18 luglio (ma resi noti il 31 luglio 2024) il 68% degli elettori generali ha preso la propria decisione sul voto/non voto con largo anticipo, ergo non si può tanto parlare di indecisione “in extremis” per motivare una così ampia astensione.
Prendendo solo le risposte di chi ha affermato di non aver partecipato al voto delle Europee 2024, i dati che emergono nei sondaggi politici Ipsos sono molto netti: il 30% addirittura ritiene che la politica tutta sia marcia, sporca, ergo non merita il voto dei cittadini; il 27% sostiene invece che chiunque poi vinca non cambierà mai nulla della vita degli elettori più “semplici”. Un 24% non vota per rabbia, un 19% per protesta, un 18% perché non si riconosce in nessun partito esistente e un 17% perché il sistema elettorale è troppo “rotto” da poter essere aggiustato con il voto. La tendenza deve invertirsi al più presto altrimenti dopo il 60% circa di affluenza delle Politiche e il 49% delle Europee si rischia per le prossime tornate elettorale un “balzo” indietro ancora più fragoroso…