I SONDAGGI POLITICI SULLO IUS SCHOLAE DOPO IL “CASO TAJANI”: COSA DICONO GLI ELETTORI
«Non ci sarà mai un governo composto da Forza Italia e dal Movimento 5 stelle o da Forza e dal Partito democratico»: il vicepremier Antonio Tajani prova a “chiudere” il caso politico legato al tema dello Ius Scholae che da giorni interessa sondaggi politici e osservatori. La posizione di Forza Italia è ormai chiara: si dovrebbe modificare, o quantomeno ragionare, sul cambiamento della legge sulla cittadinanza ma non è tema del programma di Governo e quindi per il momento non se fa nulla.
Lo scontro però a distanza con Lega e FdI resta tale tanto da far ipotizzare che Tajani abbia in mente a lungo termine un possibile asse con il “campo largo” in merito allo Ius Scholae inizialmente, se non proprio avanzare verso lo Ius Soli completamente. Nel merito gli ultimi sondaggi politici raccolti dal Termometro Politico tra il 21 e il 23 agosto 2024 hanno provato a mettere sul tavolo il tema diretto agli elettori che da tempo risultano “spaccati” su una vicenda che ciclicamente da anni riemerger con varie sfumature e diversità di proposte. Nello specifico, a domanda diretta sulla possibilità di concedere la cittadinanza italiana a minori stranieri dopo un ciclo di studi, il 41% complessivo sta con Salvini e Meloni nel ritiene non necessario (o ingiusto) l’istituzione dello Ius Scholae.
IUS SCHOLAE E IUS SOLI, I SONDAGGI POLITICI DEL TERMOMETRO E LA DIVISIONE SUL TEMA CITTADINANZA
Il 22% dei rispondenti ai sondaggi politici del Termometro ritengono che l’attuale legge sulla cittadinanza dia già la possibilità di diventare italiani dopo un iter simile e ciò non è necessario da modificare: il 19,3% invece ritiene che frequentare una scuola non rende affatto necessario il divenire italiani, anzi «la legge attuale è troppo permissiva sulla concessione della cittadinanza».
La maggioranza resta comunque a sostegno di una modifica, sebbene con diverse sfumature, sulla legge della cittadinanza: il 33,7% pensa infatti che non solo lo Ius Scholae ma di fatto uno Ius Soli serva nel futuro prossimo come novità sulla legge italiana: ritengono infatti che il ragazzo nato in Italia debba avere la cittadinanza ben prima di finire il ciclo di studi. Infine il 24% degli intervistati nei sondaggi politici molto recenti ritengono ragionevole dare l’opportunità dello Ius Scholae ai ragazzi considerati «già di fatto italiani». Osservando le ultime intenzioni di voto dei sondaggi Termometro emerge però come nel periodo del “caso Ius Soli-Forza Italia” il partito di Tajani non sia comunque cresciuto ma anzi, abbia perso qualche decimale guadagnato dagli alleati della Lega. FI al 9% (con Noi Moderati) e Salvini all’8,5% per una “sfida” che non farà cadere il Governo ma che renderà tribolati i prossimi mesi cruciali per la Manovra di Bilancio.