I SONDAGGI POLITICI DEL “TERMOMETRO” NON VEDONO DECOLLARE IL CAMPO LARGO: SALVINI SUPERA TAJANI, CROLLA PIÙ EUROPA
Come del resto già avevamo visto questa settimana con i sondaggi politici Swg-TgLa7 e Noto-Porta a Porta, anche le ultime intenzioni di voto del Termometro Politico certificano la difficoltà endemica del Centrosinistra a crescere nei rispettivi elementi, tutti al momento in discussione tra loro verso la realizzazione di un “campo largo” (o meglio, come rivendica Schlein, di un “campo progressista”) in grado di competere contro il Centrodestra. I sondaggi politici raccolti fino al 3 ottobre 2024 scorso sottolineano infatti che non solo i partiti della maggioranza non trovano grandi ostacoli nei consensi nazionali, ma che in primis il Partito Democratico che dovrebbe essere il faro attorno cui costruire la coalizione, fatica a decollare dopo i buoni risultati delle Europee.
Entrando nei numeri effettivi scopriamo infatti che il 29,2% di FdI lascia ancora Meloni in ottima fiducia, con scostamenti marginali rispetto ai precedenti sondaggi politici del Termometro di fine settembre: il Pd di Schlein, per l’appunto, non riesce ad andare oltre al 22,8%, così come il M5s di Conte al 10,2% si ritrova nella morsa di spaccature interne (vedi Grillo) e veti esterni (l’aut-aut dato al “campo largo” per le Regionali contro Renzi e i centristi). Chi migliora ancora i propri consensi elettorali è la Lega di Salvini che torna a sorpassare Forza Italia – rispettivamente, 8,8% e 8,5% nei sondaggi – in una gara all’ultimo voto che al momento vede cambiare il “corto muso avanti” praticamente in ogni sondaggio nazionale. Chiudono le intenzioni di voto della scorsa settimana l’AVS di Fratoianni, Bonelli e Salis al 6,7%, prima della lunga sfilza di partiti tutti ad oggi sotto la quota minima del 4%: Calenda con Azione si ferma al 3%, Renzi con Italia Viva fa anche peggio con il 2,2%, crollo ormai verticale per PiùEuropa che non va oltre l’1,8% su scala nazionale, appena davanti all01,6% di Pace Terra Dignità (Santoro), 1,6% di Democrazia Sovrana e Popolare (Rizzo), Noi Moderati 1% (Lupi) e Sud Chiama Nord 0,6% (Cateno De Luca).
FIDUCIA MELONI E BILANCIO SUI PRIMI DUE ANNI DI GOVERNO CENTRODESTRA: COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI
Rimanendo sui sondaggi politici diffusi dal Termometro Politico lo scorso 4 ottobre, concentriamoci un attimo sui dati effettivi del consenso tanto per la Presidente del Consiglio quanto per il Governo Meloni nella sua interezza, specie ormai giunti a quasi due anni dalla vittoria nelle Elezioni Politiche 2022. Ebbene, nonostante i tumulti sulla Manovra – ancora ieri la smentita dell’aumento delle tasse dopo gli attacchi delle opposizioni – e le difficoltà internazionali che rendono la vita politica attuale tutt’altro che “semplice”, resiste la fiducia dell’elettorato nella Premier Meloni: i sondaggi politici la danno con un 25,8% di fiducia ampia degli elettori intervistati, un 15,4% di fiducia normale, un 10,1% di consenso non pieno.
Chi invece è pienamente detrattore del suo operato è il 48,5% degli intervistati dal “Termometro”: ancora più interessanti sono invece i sondaggi politici in merito al paragone della “situazione Paese” tra oggi e due anni fa con la vittoria di Meloni e del Centrodestra: il 15,2% rivela di sentire e sentirsi meglio rispetto a due anni fa, un 21,7% è convinto comunque che l’Italia sia migliorata, mentre il 18,8% non vede particolare differenza. Il 15,4% è convinto invece che le cose stiano peggiorate nei due anni di Centrodestra a Palazzo Chigi, così come il 28,1% è decisamente intento a bocciare l’operato del Governo Meloni.