I SONDAGGI POLITICI DEL TERMOMETRO CON IL CALO IMPORTANTE DEL MOVIMENTO 5STELLE: BENE SALVINI, FDI VOLA VERSO IL 30%

Nella settimana che porta alle ultime due sfide elettorali dell’anno, con le Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Umbria, occhi puntati sui sondaggi politici nazionali che capire quali movimenti e consensi si attuano all’orizzonte dopo una convulsa fase fra ottobre e novembre 2024. La vittoria in Liguria del Centrodestra a sorpresa, le tensioni sulla Manovra, lo scontro fra magistratura e Governo Meloni e la richiesta di “rivolta sociale” della CGIL – il tutto a concorrere in un clima internazionale pesantissimo, come evidenziano gli scontri indegni di questo weekend a Bologna – mettono finora a “nudo” una difficoltà palese del Centrosinistra ad unirsi e crescere nelle preferenze, mentre di contro la coalizione al Governo puntella il proprio vantaggio dopo due anni dal voto delle Politiche.



I sondaggi politici raccolti al “Termometro Politico” fra il 6 e il 7 novembre 2024 vedono una ulteriore crescita di Fratelli d’Italia a ben 7 punti in più nei consensi rispetto alla rivale principale, la leader dem Elly Schlein: FdI di Meloni guadagna ancora nelle intenzioni di voto nazionale con un 29,7% che sbaraglia la concorrenza, a cominciare dal Pd che perde ancora terreno scivolando al 22,7%. Al terzo posto è calo importante del M5s di Giuseppe Conte fino al 10%: dopo il ko pesante in Liguria e con un “campo largo” che viene continuamente messo in discussione da Conte e dai vertici 5Stelle (cambiando “linea” rispetto al periodo post-Europee), la crisi interna fra il leader e Beppe Grillo rischia di portare ad una imminente scissione che evidentemente pesa sul consenso interno dell’elettorato un tempo grillino.



LA VITTORIA DI TRUMP E LA CRISI DELLA SINISTRA MONDIALE: COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI

Proseguendo nei sondaggi politici del Termometro in vista della nuova settimana che si aprirà domani, da registrare la Lega di Salvini che allunga ancora il proprio vantaggio sull’alleato-rivale interno al Governo Meloni, ovvero Forza Italia: il Carroccio, spinto dal rinnovato consenso per il proprio segretario impegnato nel processo Open Arms, raggiunge quota 8,8% mentre Tajani con gli azzurri non va oltre all’8,4%.

Chiudono infine le intenzioni di voto della settimana per il Termometro con il 6,7% di AVS che regge nei sondaggi politici rispetto al voto europeo, mentre è ancora forte la crisi per i partiti dell’ex Terzo Polo: Azione di Calenda resiste al 3%, Renzi con Italia Viva non va oltre il 2,3% e PiùEuropa non fa meglio con l’1,8%. A chiusura dei sondaggi politici di TP ecco la lista di Santoro all’1,4%, pari a quella di Marco Rizzo in “Democrazia sovrana popolare”, mentre Lupi con Noi Moderati all’1,2% dei consensi resta davanti nelle retrovie a Cateno De Luca con Sud Chiama Nord (all’1,2%).



Ultimo capitolo nei sondaggi del Termometro è il giudizio dell’elettorato italiano sulla vittoria importante di Donald Trump nelle Elezioni Presidenziali americane: in merito alle motivazioni che hanno portato al trionfo dei Repubblicani contro Kamala Harris, emerge tutta la crisi globale della sinistra mondiale, specie nel rapporto con il popolo. Il 22,5% degli italiani ritiene che Trump abbia vinto proprio perché gli americani sarebbero sempre più delusi e preoccupati per la situazione economica Usa: il 24,1% per una non sopportazione e generale rifiuto dell’ideologia liberal in merito a “diritti” ed “etica”, mentre il 13,6% avrebbero scelto Trump per bocciare la politica dem di Biden e Harris sulle guerre internazionali.