LA SUPERMEDIA DEI SONDAGGI POLITICI DOPO LE ELEZIONI REGIONALI: I DATI “AL CONTRARIO” DI LEGA E M5S

I risultati delle Elezioni Regionali 2024 sono ovviamente una corsa particolare locale ma possono servire da spunto anche per leggere le dinamiche in corso d’opera sui sondaggi politici elettorali che proseguono dopo il voto nazionale delle Europee 2024: ad esempio, se FdI vive momento di flessione nel Paese il voto di Emilia Romagna e Umbria lo ha confermato (in parte, visto che comunque sono cresciuti rispetto al voto di 5 anni prima). Pd, Lega e M5s invece vedono sondaggi in un modo e risultati delle Regionali in un altro: Schlein pur dopo l’ottima vittoria a Perugia e Bologna non va oltre quota 23%, mentre Salvini e Conte vivono un’alternanza quasi schizofrenica sui consensi.



La Lega è infatti nel suo momento più alto dalle Europee in termini di preferenze, mentre il M5s mantiene una stabilità a livello nazionale che poi non trova riscontro in nessuno dei voti Regionali di questi mesi. Osservando così l’ultima Supermedia YouTrend per AGI aggiornata al 22 novembre 2024, tutti questi “focus” trovano spiegazione nei numeri raccolti osservando i sondaggi politici della settimana: da Demopolis (del 13 novembre) a EMG (8 novembre), fino a Eumetra ((14 novembre), Euromedia (13 novembre), Ixe‘ (20 novembre), Quorum (18 novembre), SWG (11 e 18 novembre) e Tecne‘ (9 e 16 novembre), questi i sondaggi politici presi in esame dalla Supermedia YouTrend.



LE COALIZIONI E IL “REBUS” CONTE: I SONDAGGI POLITICI VERSO LA FINE 2024

Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni cala ancora nell’ultima settimana, complice le tensioni su sindacati e magistrati, oltre alla sconfitta cocente soprattutto in Umbria: resta comunque FdI ancora in altissimo con il 29,1%, calando però dello 0,4% in 7 giorni. La media YouTrend dei sondaggi politici settimanale porta poi il Pd di Schlein a non scollarsi dal 22,8% mentre appunto il M5s di Conte, che vive un weekend forse decisivo con la conclusione dell’Assemblea Costituente (con le decisioni da prendere su Grillo, vincolo mandati e futuro nel “campo largo”), rimane stabile all’11,4% nonostante le continue sconfitte a livello regionale.



Guardando ancora la Supermedia dei sondaggi scopriamo poi come la Lega di Salvini sia ormai pari a Forza Italia, separate da pochissimi decimali tra il 9,2% e l’8,9%: Tajani stabile, mentre la lista AVS di Bonelli e Fratoianni prosegue la lenta risalita al 6,4% dopo lo stop in estate. Chiudono i sondaggi politici “mediati” dopo le Regionali l’ormai “resa” del gruppo di centristi che servirebbe al “campo progressista” per essere davvero “largo” ma che al momento divide più che unire il resto della coalizione. AVS e M5s proseguono nel sostenere sia impossibile imbarcare a bordo i vari Renzi e Calenda, nonostante Schlein inviti a fare il contrario per poter vincere contro la destra di Meloni: i sondaggi politici dicono ad oggi che Azione vale un 2,7%, Italia Viva il 2,2% e PiùEuropa il 2% (con Noi Moderati di Lupi allo 0,9%). Se si guarda però alle coalizioni, il Centrodestra al Governo vale netto un 48% in perfetta tenuta negli ultimi mesi: il “campo largo” a guida Schlein avrebbe anche sul 47,5% se fossero tutti assieme dem, 5Stelle, ambientalisti, sinistra radicale e centristi. Al momento quel progetto resta un miraggio e basterebbe un ulteriore passo indietro del M5s dal “campo largo” per far naufragare, ad oggi, l’alternativa unica al Governo Meloni.