LE INTENZIONI DI VOTO DEI SONDAGGI POLITICI IPSOS CON LE DIFFICOLTÀ GENERALI DEI PARTITI (ANCHE PD E FDI)
I sondaggi politici lo dicevano da tempo che il Centrosinistra, ad oggi, ha grossi problemi per battere i rivali del Centrodestra: non tanto in termini numerici, dove una coalizione composita dai centristi fino a M5s e AVS potrebbe sì tenere testa a FdI-Lega-FI-NM, ma in tenuta unitaria effettiva della coalizione. È lì dove Schlein fatica a costruire una forza progressista comune in grado di reggere le tensioni e le fatiche, come invece la destra è stata in grado di fare da Berlusconi in poi.
Se da un lato oggi il maxi scandalo sui dossieraggi terrà impegnata la politica italiana per i prossimi mesi quasi certamente, la recente vittoria del Centrodestra alle Elezioni Regionali in Liguria concede un po’ di “tregua” per il Governo, buttando invece tutte le polemiche e le turbolenze sul “campo largo” opposto: i sondaggi politici anche dopo la vittoria di Marco Bucci confermano il medesimo trend delle scorse settimane, con il Centrosinistra ancora in netto svantaggio e una fiducia generale su Premier Meloni e Governo che dopo 2 anni è ancora a livelli altissimi. Prendendo in esame gli ultimi sondaggi politici di Nando Pagnoncelli di Ipsos per il “Corriere della Sera” (interviste raccolte tra il 24 e il 25 ottobre 2024) emerge una generale fatica anche dei grandi partiti a crescere nettamente, sebbene poi la tenuta delle coalizioni sia diametralmente opposta nei due campi opposti.
FdI di Meloni scende al 26,8% mentre il Pd di Schlein fa ancora peggio con il 21,1% e una crescita che sembra essersi fermata dopo il buon exploit alle Europee 2024: al terzo posto resiste il M5s di Conte con un 13,9%, anche se pesano e non poco gli scontri con Grillo che nell’ultima tornata elettorale hanno portato i 5Stelle a scendere sotto il 5%. Al quarto posto è bagarre ancora tra Forza Italia e Lega, con Tajani all’8,9% che resta avanti di poco su Salvini all’8,6%. Chiudono invece le intenzioni di voto Ipsos di questa settimana l’AVS al 6,2% e la pattuglia di ex Terzo Polo che ancora fatica a superare quota 3% su scala nazionale. I sondaggi politici ad oggi danno Calenda al 2,6% con Azione, Renzi al 2,3% con Italia Viva, superato da PiùEuropa al 2,5%; chiudono la “classifica” dei partiti, Noi Moderati di Lupi all’1% e Sud Chiama Nord di Cateno De Luca che pareggia il partito centrista al Governo.
FIDUCIA MELONI AL 46%, GOVERNO TIENE: SUI LEADER GLI ELETTORI DEL “CAMPO LARGO” SI SPACCANO. GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI
Stante ancora una fiducia scarsa dell’elettorato italiano nei confronti della politica – ancora i sondaggi politici Ipsos danno un’affluenza eventuale alle Elezioni Politiche non più alta del 60% – i risultati portati ad oggi dal Governo Meloni sembrano comunque convincere ancora la maggioranza dei cittadini, almeno quelli intervistati a campione dai vari istituti demoscopici. Dalla Manovra al caso dossieraggi, dalle alleanze internazionali fino alle tensioni interne, il Centrodestra nel gran caos politico di questi ultimi mesi ha comunque mantenuto una “barra dritta” trovando la fiducia sia sul ruolo della Premier e sia sull’effettivo consenso dell’esecutivo.
I sondaggi di Pagnoncelli danno ancora al 46% la fiducia generale in Giorgia Meloni, ben più alta del suo stesso partito, mentre al Governo di Centrodestra i consensi gravitano comunque a buoni livelli sul 45% in scala nazionale. Meloni in particolare vede trainare la coalizione, con una crescita di 2 punti percentuali rispetto ai medesimi sondaggi politici di Ipsos di fine settembre. Ultimo capitolo riguarda i leader di partito e la loro fiducia personale, con l’elettorato anche qui ben schierato verso destra mentre sul “campo largo” vi è una spaccatura pressoché perfetta: dietro a Tajani col 31% troviamo a pari 29% sia Elly Schlein che Giuseppe Conte, i due punti di riferimento del Centrosinistra altamente contestati dopo la clamorosa sconfitta alle Regionali liguri. Un elettorato che ancora non riesce a decidere chi abbia più le “stigmate” della leadership e che intanto li vede distanti enormemente di consenso da Meloni. Chiude la top10 dei leader nazionali il 25% di Salvini, 22% per Fratoianni e 20% di Bonelli e Lupi, davanti a Magi (PiùEuropa) 18%, Calenda 16% e Renzi ultimo con il 12% di stima generale.